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Volkswagen, crisi e probabile chiusura della fabbrica di Nanchino

Quando si parla di automobilismo e di progetti ad esso legate, sono tante le novità ma anche le notizie che potrebbero creare malcontento. Secondo quando diffuso nelle scorse ore, la fabbrica del Gruppo Volkswagen e SAIC presente a Nanchino potrebbe presto porre fine alla produzione. Nonostante non sia ancora stato noto quando potrebbe essere ufficializzata la chiusura dello stabilimento cinese, alcune indiscrezioni fanno già riferimento ad una chiusura nel corso del 2025.

Se ciò venisse confermato a breve, la fabbrica del Gruppo Volkswagen e SAIC potrebbe dire stop all’assemblamento di circa 360.000 auto Volkswagen e Skoda. Scopriamo insieme ulteriori dettagli sulla notizia della chiusura della fabbrica di Nanchino.

Volkswagen: probabile chiusura della fabbrica di Nanchino nel 2025

La notizia relativa alla chiusura della fabbrica ha creato un po’ di preoccupazione. Non a caso, stiamo parlando di uno stabilimento che si occupa dell’assemblamento di un gran numero di vetture. Con l’obiettivo di tranquillizzare, Volkswagen China ha fatto sapere che tutte le fabbriche SAIC Volkswagen

stanno continuando ad operare secondo le previsioni.

La preoccupazione sembrerebbe riguardare il rallentamento della domanda di auto con motore a combustione interna sul mercato locale che potrebbe dunque essere la causa di altre chiusure. Alcuni dati diffusi da Automotive News Europe segnalano che la produzione in ben 39 stabilimenti cinesi di Volkswagen è rimasta nettamente più bassa rispetto al periodo precedente alla pandemia.

Analizzata la situazione sul territorio cinese ci viene da pensare se su quello europeo la situazione sia la stessa. A tal proposito, infatti, possiamo dire che ci sono sostanziali differenze che stanno interessando il mercato automobilistico. Se in Cina la richiesta di vetture elettriche è del tutto elevata, la situazione è diversa in Europa. Il mercato europeo sta infatti notando un calo della richiesta delle vetture elettrificate. Non ci resta che attendere per capire come si evolverà la situazione sui vari mercati del settore delle quattro ruote.

 

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Pubblicato da
Valentina Acri