Sulla questione si è espresso anche Sebastiaan de With, co-fondatore di Lux. Quest’ultimo sostiene che la faccenda sia meno netta del quadro descritto da Northrup. Inoltre, è importante evidenziare che il fotografo professionista non ha ancora testato direttamente i nuovi iPhone 16 Pro di Apple.
Il sensore fotografico presenta davvero 48 MP fisici. Quest’ultimo usa una disposizione “Quad Bayer”. In questo caso l’output di 4 pixel
adiacenti viene combinato con un solo “photosite”. Considerando tale scenario è possibile comprendere perché la risoluzione reale dei nuovi smartphone Apple si aggirerebbe intorno ai 12 MP piuttosto che i dichiarati 48MP.A tal proposito, Sebastiaan de With ha evidenziato che non bisognerebbe mettere a paragone uno smartphone con una fotocamera full-frame. Bisogna, infatti, considerare la grande differenza presente tra le dimensioni del sensore. Inoltre, è importante considerare che i dispositivi mobili intervengono compensando. Ciò è possibile grazie alla fotografia computazionale che permette agli utenti di ottenere risultati che non sarebbe possibile ottenere con una reflex tradizionale.
Inoltre, secondo De With, bisogna considerare anche l’importanza dell’ottica nel processo risolvente delle fotocamere degli smartphone. Dettagli che permettono ai dispositivi Apple di fornire ugualmente prestazioni fotografiche elevate. Considerando quanto detto, è evidente che, anche se la risoluzione dei nuovi iPhone 16 Pro dell’azienda di Cupertino non corrisponde effettivamente a 48 MP, non è corretto affermare che questa sia falsa.