Il mondo Apple in questo momento è in fermento, siccome da pochi giorni sono stati rilasciati ufficialmente i nuovi iPhone 16, i quali sono arrivati tra le mani degli utenti dopo day-one del 20 settembre. Allo stesso tempo non si tratta solo di lieti eventi, in quanto in quest’ultimo periodo il colosso di Cupertino si è ritrovato ad affrontare delle grane non di poco conto.
Sarebbe infatti di questi ultimi giorni la notizia che la Commissione Europea avrebbe avviato due nuovi procedimenti contro Apple. L’obiettivo è quello di far rispettare al colosso tutti gli obblighi riguardanti l’interoperabilità che sono stati iscritti all’interno del nuovo Digital Markets Act o DMA. Apple più precisamente è tenuta a garantire un interoperabilità gratuita ed efficace a tutti gli sviluppatori di terze parti ma anche alle imprese, sia per le varie funzionalità a livello hardware che a livello software che vengono gestite e controllate dai sistemi operativi iPadOS e iOS.
L’UE contro Apple per aprire iOS e iPadOS secondo le linee guida del DMA
L’obiettivo del DMA europeo è quello di garantire dei mercati digitali che siano equi ed allo stesso tempo contestabili. L’Europa vuole che Apple fornisca un interoperabilità funzionale per aspetti fondamentali. Notifiche, connettività e accoppiamento dei vari dispositivi devono essere possibili anche con soluzioni di terze parti.
“Oggi abbiamo avviato per la prima volta un processo di specificazione nell’ambito del DMA per guidare Apple verso una piena conformità con i suoi obblighi di interoperabilità, mantenendo un dialogo costruttivo. Il nostro obiettivo è garantire mercati digitali equi e accessibili. L’interoperabilità, specialmente per quanto riguarda smartphone e sistemi operativi, riveste un’importanza cruciale in questo contesto. Questo percorso offrirà maggiore chiarezza agli sviluppatori, alle terze parti e alla stessa Apple. Proseguiremo il confronto con Apple e consulteremo le terze parti per assicurarci che le soluzioni proposte siano efficaci nella pratica e rispondano alle esigenze delle imprese“.