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I SUV dominano il mercato: i modelli più amati dagli italiani

Negli ultimi anni, i SUV hanno conquistato una fetta sempre più grande del mercato auto. Se una volta erano associati solo a veicoli di grandi dimensioni, oggi anche i modelli più compatti hanno trovato il loro posto. Il risultato? Una varietà di opzioni che si estende dai segmenti A e B fino a quelli più prestigiosi come D ed E/F. Ma perché questi veicoli piacciono tanto? Cosa attira?

In Italia, i numeri parlano chiaro. Solo nei primi otto mesi del 2024, i SUV di segmento B hanno totalizzato 296.767 immatricolazioni, seguiti dai modelli di segmento C con 208.409 unità. Anche i piccoli SUV del segmento A hanno fatto registrare 23.429 vendite. Come si spiega questo successo? Probabilmente, i consumatori italiani apprezzano la versatilità di queste vetture, che combinano comfort, alte prestazioni e design accattivante.

I modelli di SUV più apprezzati dagli italiani

Guardando i modelli più venduti del 2024, emergono alcune sorprese. Tra i SUV di segmento A, la Toyota Aygo X

ha primeggiato con ben 14.879 immatricolazioni, confermando l’apprezzamento per i SUV compatti. Per il segmento B, invece, la Jeep Avenger ha conquistato 26.171 clienti, seguita dalla Toyota Yaris Cross e dalla Renault Captur. Ma è davvero solo una questione di dimensioni? I numeri suggeriscono che anche i veicoli di segmento più grande mantengono il loro appeal.

Nel segmento C, modelli come la Kia Sportage e la Nissan Qashqai continuano a dominare, offrendo prestazioni eccellenti e dotazioni tecnologiche di alto livello. Ma può un’auto elettrica superare i marchi storici? La Tesla Model Y, regina del segmento D, con 5.320 vendite, suggerisce che il futuro dei SUV è sempre più legato alla mobilità sostenibile. Per chi poi è alla ricerca lusso e potenza, i SUV di segmento E/F hanno visto la BMW X5 e il Range Rover Sport imporsi. L’evoluzione del mercato lascia quindi spazio a tutte le categorie, dimostrando che i SUV sono destinati a rimanere protagonisti anche nei prossimi anni.

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Pubblicato da
Rossella Vitale