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Apple iPhone 16, riparare uno degli smartphone potrebbe costarvi molto caro

Apple ha avviato la commercializzazione della famiglia iPhone 16 e gli utenti stanno correndo ad acquistare il proprio nuovo smartphone. Gli indecisi, però, devono valutare anche un aspetto molto importante tra i vari pro e contro di ogni singolo device.

Se da un lato ci sono le performance straordinarie in termini di prestazione e fotocamera, dall’altro bisogna tenere conto del potenziale costo in caso di danni accidentali. Sono, infatti, presenti nuove feature tra cui il pulsante dedicato alla fotocamera che permette di scattare foto senza premere sul display.

Trattandosi di una componente hardware lanciata quest’anno, i costi di riparazione sono una voce fino ad ora inedita. Se il tasto dovesse danneggiarsi e non essere riparabile in garanzia, il costo del singolo pezzo potrebbe raggiungere i 624 dollari per gli iPhone 16 e superare i 750 dollari per gli iPhone 16 Pro.

 

I costi di riparazione dei nuovi iPhone 16 sono lievitati rispetto alla precedente generazione, fate attenzione se volete acquistare i flagship Apple

Il motivo di questi prezzi folli è da ricercare nella facilità di gestione dell’assistenza da parte di Apple. Per l’azienda della mela è più semplice di sostituire l’intero device piuttosto che riparare il singolo componente.

Infatti, dal punto di vista tecnico, il pulsante fotografico è composto da nove componenti interne, che aumentano la possibilità di rotture. Inoltre, Apple sta pubblicizzando questo pulsante come rivoluzionario per l’esperienza utente.

Attraverso varie gesture è possibile scattare foto, aprire le impostazioni, scorrere tra le varie voci e molto altro. Tuttavia, l’esperienza raccontata dagli utenti è leggermente diversa e non rapida e sbalorditiva come sostenuto da Cupertino.

Considerando questi elementi e aggiungendo l’elevato costo di riparazione in caso di danni accidentali, gli utenti potrebbero decidere di non utilizzare la feature. L’innovazione spesso si deve scontrare con la facilità d’uso e, questo, è un caso piuttosto eclatante di differenze di opinione tra azienda e clienti.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso