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Centenario dell’Autostrada: una celebrazione storica per l’Italia

Nel settembre del lontano 1924, l’Italia inaugurò la prima autostrada del mondo: la Milano-Laghi, oggi conosciuta come A8. Per celebrare i cento anni dalla sua apertura, domenica scorsa, un corteo di veicoli storici ha percorso nuovamente il tragitto originale. In tanti hanno ancora una volta unito Milano e Varese. È stata solo una sfilata? No, le celebrazioni si sono svolte presso l’area di servizio Villoresi Ovest, luogo simbolo di questa storica arteria. All’evento hanno partecipato diverse autorità, tra cui Matteo Salvini e Attilio Fontana. Il 22 settembre, l’Automotoclub Storico Italiano ha guidato un convoglio di auto e moto d’epoca lungo la A8. Un viaggio nel tempo, tra memoria e innovazione.

La nascita della prima autostrada che cambiò la viabilità

Perché possiamo affermare che la Milano-Laghi è stata la prima autostrada? Non esistevano già strade per automobili in altre parti del mondo? È vero che infrastrutture simili esistevano già a New York e Berlino, ma erano pensate per gare o traffico privato. La Milano-Varese, invece, fu progettata per il traffico veloce. Era poi riservata esclusivamente agli autoveicoli, con pedaggi e regole specifiche stabilite successivamente dal Regio Decreto del 1933

. L’ingegnere italiano Piero Puricelli guidò il progetto. Concepì un’autostrada con pendenze ridotte e curve studiate per garantire la sicurezza. Il costo dell’opera fu di 90 milioni di lire e richiese il lavoro di oltre 4.000 operai.

Nel 1924, le automobili in circolazione erano poche. C’erano 85.000 veicoli in tutto il Paese, di cui solo 57.000 erano automobili. La Milano-Laghi offriva una sola corsia per ogni senso di marcia, mentre le strade a più corsie che vediamo oggi erano ancora un lontano sogno. Quanto costava percorrerla? All’epoca, i primi conducenti pagavano tariffe variabili. Si partiva 9 lire per le moto a 20 lire per i veicoli più potenti. Il corteo di veicoli d’epoca che ha attraversato la A8 domenica ha riportato tutti indietro nel tempo, a un’epoca in cui l’autostrada era un’innovazione avveniristica. Oggi, milioni di veicoli transitano su questa infrastruttura che ha cambiato la storia.

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Pubblicato da
Rossella Vitale