News

Deepfake addio: l’IA di Honor ha imparato a smascherarli

Il mondo dell’intelligenza artificiale è entrato in profondità ad ogni livello nella vita di tutti noi, quest’ultima viene utilizzata per vari scopi senza alcun dubbio utili ma alle volte anche dannosi, da tempo è infatti noto che l’intelligenza artificiale può essere utilizzata anche per scopi fraudolenti, come ad esempio la creazione di deepfake, contenuti multimediali davvero molto realistici che imitano le persone utilizzando immagini o video.

I deepfake sono un problema ma non sottovalutare dal momento che possono essere utilizzati per creare disinformazione mettendo a rischio la privacy e la sicurezza di tutti gli utenti, non a caso per rilevare questa tipologia di contenuto sono stati creati numerosi strumenti di vario tipo, ai quali ora ne potremmo aggiungere un altro arrivato direttamente da Honor.

Azienda cinese ha infatti realizzato un tool dal nome AI DeepFake Detection, in grado di rilevare questa tipologia di contenuto con estrema precisione, in modo da aumentare la protezione per i propri utenti in modo considerevole, vediamo qualche dettaglio in più.

 

AI addestrata per analizzare ogni frame

Il tool rilasciato da Honor sfrutta l’AI on device per individuare falsificazioni facciali, il sistema è in grado infatti di analizzare nei minimi dettagli un video al fine di individuare quelle manomissioni che potrebbero alterare il messaggio contenuto al suo interno, lo strumento è stato addestrato su un vasto set di dati e può rilevare rapidamente un deepfake per poi avvisare l’utente in merito al rischio che ha sotto gli occhi, il sistema riesce a rilevare le imperfezioni a livello pixel, gli artefatti di composizione dei bordi e la continuità dei fotogrammi, andando a scandagliare nei minimi dettagli l’intero file video alla ricerca di questa tipologia di manomissioni.

Si tratta di una nuova funzionalità che l’azienda aggiungerà al set di protezione per i propri utenti che mette a disposizione all’interno del proprio sistema Honor MagicOS.

Condividi
Pubblicato da
Eduardo Bleve
Tags: honorIAumani