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Ericsson, il cannocchiale è puntato verso il 5G

Torniamo su un argomento di sviluppo e tecnologia dove ritorna il famosissimo 5G come principale personaggio. In questo caso però è Ericsson, multinazionale che cerca di fare il suo passo in avanti.

Infatti essa ha come obiettivo ultimamente di accelerare tutto il processo per il passaggio al 5G.

 

Ericsson, adesso 5G?

La grande multinazionale, uno dei leader che attualmente conduce le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ha comunicato un nuovo metodo per velocizzare l’adozione del 5G nell’ambito aziendale. Si sta parlando di un’aggiunta al portafoglio 5G Enterprise, il quale include soluzione Private 5G e Neutral Host, il tutto pensato proprio per le aziende e la connettività ultra veloce.

Le tecnologie presenti tutt’ora come il Wi-Fi e i sistemi di antenne distribuite sicuramente non soddisfano a pieno merito i termini di capacità, sicurezza e molto altro. Ed è per questo che oggi c’è il 5G, il prossimo obiettivo di Ericsson, il quale può superare tutti questi limiti

imposti grazie alla sua bassa latenza, alta velocità e la capacità di gestire un numero davvero elevato di dispositivi connessi insieme.

Per questo, ma soprattutto per le esigenze delle aziende, Ericsson ha sviluppato tre soluzioni 5G Enterprise. Stiamo parlando delle Private 5G, Private 5G Compact e Enterprise 5G Coverage.

Oltre tutto questo la stessa Ericsson ha annunciato il router ruggedized Cradlepoint R980 e il dispositivo IoT Cradlepoint 5400. I quali garantiscono alle varie imprese una connettività sicura, flessibile e scalabile.

Dopo queste varie novità Ericsson non si è fermata, visto che ha introdotto le nuove funzionalità Cellular Intelligence in NetCloud. Quest’ultime hanno come compito principale di semplificare e anche di molto l’istallazione e gestione delle reti. Una parte del ringraziamento va anche ai processi automatizzati per il deployment e il troubleshooting. Il personale IT poi potrà ridurre di molto i tempi di istallazione e risolvere i vari problemi.

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Pubblicato da
Gabriele Palmieri