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Apple Intelligence: spiegata l’esclusione dei vecchi iPhone

L’introduzione di Apple Intelligence sui nuovi iPhone segna una svolta significativa che promette di rivoluzionare l’esperienza degli utenti. Sicuramente verrà apprezzata anche dai  consumer italiani, anche se bisognerà ancora aspettare. Tuttavia, questa innovazione non sarà disponibile sui modelli più datati, e tantomeno, su quelli più recenti come iPhone 15 e 15 Plus.

 

 

Perché Apple Intelligence sarà esclusivo sui nuovi iPhone

Anche Apple è convinta che l’Intelligenza Artificiale possa essere un grande punto di svolta per le attività quotidiane. Talmente tanto che i nuovi iPhone sono stati pensati proprio per essere la base di questa nuova suite di Intelligenza Artificiale. Ed è proprio per questo che i nuovi dispositivi presentano un cruciale miglioramento nelle risorse Hardware. Con il rilascio effettivo di iPhone 16, si è potuto confermare che tutti i nuovi modelli sono dotati di 8 GB di RAM. Decisamente un aumento fondamentale, ma motivo che impedisce ai dispositivi usciti l’anno scorso di supportare Apple Intelligence.

La promessa di Apple è quella di garantire la Privacy gestendo le principali attività di Machine Learning in locale, ed è per questo che ha optato per 8 GB di RAM. Una quantità giusta che permette di eseguire l’elaborazione di informazioni

direttamente sul dispositivo, pur mantenendo fluida l’esperienza generale. In questo modo si è sicuri di garantire alte prestazioni anche quando si utilizzano in modo intensivo le varie funzionalità di Apple Intelligence. I vecchi iPhone, specialmente il 15 e 15 Plus, possiedono solamente 6 GB di RAM, ed è per questo che sono rimasti esclusi dal supporto. Molto probabilmente proprio perché non possono offrire la stessa esperienza fluida e reattiva. La storia invece è diversa per i modelli 15 Pro e 15 Pro Max, essendo infatti dotati di più RAM rispetto alle altre varianti.

Anche il nuovo chip A18 gioca un ruolo importante, offrendo core ad alte prestazioni ma anche con una migliore gestione della batteria. Consente infatti di sfruttare a pieno l’aumento di RAM, gestendo funzioni come il Visual Intelligence o la comunicazione con il Private Cloud Compute. Quindi, solo con queste nuove specifiche, si possono garantire risposte immediate senza compromettere l’uso generale del dispositivo e tantomeno l’autonomia della batteria.

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Pubblicato da
Tanas Simone