Con il rilascio imminente di iOS 18.1, Apple è per le prime funzionalità basate su Apple Intelligence. Cos’è? Un insieme di strumenti che sfrutteranno l’intelligenza artificiale per rendere l’esperienza su iPhone, iPad e Mac migliorata in ogni aspetto. Sarà però disponibile inizialmente solo per i dispositivi con chip M1 o superiori, e utilizzabile in lingua inglese. Ma dove potrà essere usata? Esclusivamente negli Stati Uniti.
Cosa cambierà realmente per gli utenti? Oltre ai consueti miglioramenti, come una maggiore reattività di Siri. Ora sarà capace di comprendere meglio comandi complessi e frasi con errori, arriveranno nuove funzioni. Il sistema sarà in grado di correggere e riassumere testi, suggerire risposte rapide nelle app di messaggistica. Potrà persino rimuovere persone o oggetti indesiderati dalle foto. Come? Grazie a strumenti di intelligenza artificiale. La possibilità di creare filmati ricordo o trascrivere le chiamate sarà un’altra grande novità. Ma queste funzioni giustificheranno davvero l’attesa?
Non si tratta solo di piccole migliorie. Apple ha già dichiarato che iOS 18.2
, previsto per dicembre, espanderà le funzioni AI a nuovi mercati, tra cui Australia e Regno Unito. Si parla anche di due strumenti innovativi. C’è Image Playground che serve per generare immagini personalizzate attraverso semplici descrizioni. Troveremo poi Genmoji, che permetterà di creare emoji personalizzate. La vera sorpresa, però, è l’integrazione di ChatGPT in Siri. Gli utenti potranno sfruttare questo potente strumento per generare testi e immagini.Ma l’aggiornamento più atteso arriverà nel 2024. Con iOS 18.4, Apple introdurrà Apple Intelligence in italiano e in molte altre lingue. Questo renderà l’AI finalmente accessibile a una platea molto più ampia. Riuscirà Apple a mantenere le promesse, vista la complessità del rilascio graduale delle nuove funzioni? Gli utenti abituati a ritmi rapidi di aggiornamento potrebbero sentirsi delusi da un lancio così dilazionato nel tempo, soprattutto considerando che molte di queste funzioni erano state al centro del marketing dei nuovi iPhone. La grande attesa sarà ripagata?