News

Auto in Sardegna: troppe vetture vecchie ed inquinanti

Il parco auto della Sardegna è tra i più vecchi e inquinanti d’Italia, secondo uno studio di Confartigianato basato su dati ACI 2023. Su un totale di 1.111.000 vetture, circa 640.000 sono classificate come Euro 4 o inferiori. Ben 772.000 di queste vettura hanno più di 10 anni di vita. L’isola così si colloca al settimo posto tra le regioni italiane per obsolescenza del parco auto. Non certo qualcosa di cui vantarsi.

Le auto alimentate a benzina e diesel dominano ancora la scena. Di queste c’è rispettivamente con il 45,9% e il 48,4%. I veicoli ibridi purtroppo sono solo il 2,8. Non parliamo delle elettriche, quadi inesistenti. Le full electric sono infatti al 0,3%. Nonostante un lieve miglioramento negli ultimi anni, le vetture a basse emissioni restano una piccola minoranza, troppo troppo piccole. Tra il 2021 e il 2023, il numero di auto ibride ed elettriche è salito da 4.077 a oltre 34.000, concentrandosi soprattutto a Cagliari. La Sardegna però rimane indietro rispetto ad altre regioni. Perché il ricambio

delle auto è così lento in questa particolare regione?

Necessario un ricambio rapido per le auto in Sardegna

Lo studio di Confartigianato sottolinea l’urgenza di svecchiare il parco. Giacomo Meloni e Daniele Serra, rispettivamente presidente e segretario dell’associazione, affermano che è cruciale accelerare il ricambio dei veicoli. Sostituire i vecchi modelli inquinanti con auto di nuova generazione è essenziale. Servirebbe sia per ridurre le emissioni che per migliorare la sicurezza.

Le auto più recenti, oltre a essere meno inquinanti, sono infatti dotate di tecnologie avanzate per la sicurezza. Il loro costo elevato però è un grosso ostacolo ancora per molte famiglie sarde. In un contesto di crisi economica, è fondamentale promuovere incentivi. Questi potrebbero rendere l’acquisto di veicoli ecologici e sicuri più accessibile per molti. Incentivi e agevolazioni fiscali potranno favorire questo cambiamento necessario? Solo misure concrete potranno stimolare la domanda di mobilità sostenibile e rendere la Sardegna più attenta all’ambiente. Riuscirà la regione a migliorare? Quanto tempo ci vorrà?

Condividi
Pubblicato da
Rossella Vitale