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Google Home: come potrebbe beneficiare con Google Gemini?

Svariati giorni fa, Google ha sorpreso molti utenti con un cambio imprevisto nella voce di Google Home e Android Auto. La nuova voce, più calda e realistica, ha lasciato perplessi in molti, portando perfino ad ipotizzare un collegamento con Google Gemini.

 

 

Come migliorerebbe Google Home con Gemini

Ormai parlare con il proprio assistente Google è divenuto naturale, che ci si trovi in macchina o a casa. Ma diversi giorni fa, alcuni utenti si sono trovati davanti ad un cambiamento improvviso della voce di Google Home e Android Auto. Senza alcun avviso ufficiale, una voce maschile estremamente realistica si è sostituita alla solita voce che abbiamo imparato a conoscere con il tempo. Al sentire questa nuova voce in molti hanno pensato a Google Gemini, ma cercare di approfondire è stato difficile siccome il cambiamento non è stato uniforme. Questa novità si è presentata infatti solo su specifiche combinazioni di dispositivi e account, ma tutto è tornato alla normalità in poco tempo.

Un evento inaspettato, ma che ha portato in molti a chiedersi come possa cambiare l’utilizzo della Smart Home

con Google Gemini. L’uso dell’Intelligenza Artificiale, infatti, potrebbe migliorare la naturalezza delle interazioni vocali. Uno scenario, in cui si parla con l’assistente come si parlerebbe con una persona, si è già potuto vedere con Gemini Live. Porterebbe inoltre a più personalizzazione e all’integrazione con le routine quotidiane. Ad esempio chiedendo indicazioni per ristoranti vicini, escluderebbe quelli che non soddisfano i gusti dell’utente. Oppure consiglierebbe ricette tenendo conto di preferenze alimentari. Potrebbe analizzare le foto dell’account Google per fornire informazioni dettagliate, riconoscere oggetti e persino luoghi. Richiedendo indicazioni per una località, invece, modificherebbe l’itinerario in base alle informazioni della propria autovettura, consigliando tappe, stazioni di rifornimento o siti lungo il percorso. Sarebbe inoltre in grado di adattare la voce e i termini utilizzati riconoscendo lo stato d’animo o l’età dell’utente.

A distanza di settimane ancora non sono state fornite spiegazioni ufficiali su quanto accaduto. Questo evento, sebbene temporaneo, ha lasciato immaginare una possibile integrazione con l’IA. Ma sicuramente ha dimostrato che qualcosa con l’assistente Google sta per cambiare.

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Pubblicato da
Tanas Simone