Google ha appena presentato i nuovi auricolari Pixel Buds Pro 2 che raccolgono l’eredità del primo modello ma migliorano sotto tanti punti. Addirittura, ora la cancellazione attiva del rumore ora ha un chip ad hoc. Scopriamoli insieme. Mi sono piaciuti? Sì, e adesso ve ne parlo. Prima di proseguire, vi ricordo che il modello uscito lo scorso anno non era una vera nuova iterazione, bensì un upgrade del software del primo modello.
In prima istanza, la confezione di vendita è in carta riciclata: ottimo per la sostenibilità, ma il piatto è poco ricco. C’è poca roba all’interno, ma tant’è. Sono stati presentati durante l’ultimo evento Made by Google ma nessuno ancora ci aveva messo le mani sopra. Devo ammettere che, tolti dalla scatola, hanno il loro perché.
Di fatto, esteticamente la confezione è “ad ovetto”; ricorda infatti, l’ovetto Kinder (LOL), tutta bianca e a cambiare è solo il colore delle gemme. Sono più piccole esteticamente: si parla del 27% in meno e sono anche più leggere. Solo 4,7 grammi cadauna al posto di 6,2 grammi del modello precedente. Hanno i driver da 11 mm e l’azienda afferma di aver utilizzato 45 milioni di dati provenienti da tantissime scansioni differenti volte ad assicurare la vestibilità e il comfort perfetto, anche se spesso si scende nel soggettivo. Io, ad esempio, amo gli in-ear di Apple o dei Moto buds+ o, anche meglio, il “non in ear” degli AirPods 4.
Sul fronte tecnico ho notato un discreto consumo energetico che però non mi ha preoccupato: alla fine l’autonomia è ottima, c’è il case che aumenta l’ulteriormente la batteria. Nello specifico, si parla di 12 ore senza ANC
che diventano 8 ore e mezzo con la cancellazione attivata. Fortunatamente bastano 5 minuti sotto la corrente per avere un’ora e mezza di ascolto senza problemi.In più, non entra tanta polvere, abbiamo l’audio LE e l’ANC di nuova generazione grazie ad un chipset dedicato chiamato Tensor A1 e che integra la tecnologia Silent Steal 2.0. Qui voglio dirvi che i chip sono due (uno per ogni gemma) e che elaborano l’audio a una velocità superiore di 90 volte rispetto a quella del suono. Praticamente il silenzio è totale grazie alla feature sopra indicata.
Sono ottime anche le telefonate grazie alla funzione di “Chiamata nitida” presente sui device Pixel che, purtroppo, non ho avuto modo di provare ma vi assicuro che mi sentono bene e sento benissimo i miei interlocutori. Non ho ben compreso il “rilevamento delle conversazioni” che stoppa la musica di default quando si parla e attiva automaticamente la modalità trasparenza. Un po’ strano, non sempre preciso. Troviamo poi il Bluetooth 5.4 e c’è anche un blaster IR che serve per capire quando si indossano gli auricolari. Protezione totale IP54 con il case e IPX4. Non manca la wireless charging (non velocissima).
I Pixel Buds Pro 2 di Google arrivano sul mercato a partire dal 25 settembre al prezzo consigliato di 249,00€, IVA inclusa, un po’ altino secondo me. Converebbe attendere uno street price; inoltre, vengono venduti in grigio creta, grigio verde, verde matcha e rosa peonia. Per me sono promossi, anche se non è il form factor che prediligo.