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Volkswagen: taglio degli investimenti in vista?

Risparmiare venti miliardi di euro nei prossimi cinque anni. Sarebbe questa l’ipotesi che la casa automobilistica Volkswagen sta valutando per ridurre le spese. Come sappiamo, il settore automobilistico porta le diverse case costruttrici alla progettazione di importanti strategie di vendita e, conseguentemente, alla creazione di una vasta gamma di veicoli.

Non a caso, dunque, la necessità di ridurre le spese in un momento di particolare difficoltà per la Casa di Wolfsburg potrebbero portare ad un cambio di strategia e un conseguente netto risparmio nei prossimi anni. Scopriamo insieme maggiori dettagli relativi a Volkswagen nel corso di questo articolo.

Volkswagen: cambio di passo nei prossimi anni?

Venti milioni di euro in cinque anni significherebbero risparmiare una grandissima somma di denaro. Da parte di Volkswagen, dunque, potrebbe esserci una modifica relativa allo sviluppo della piattaforma MEB+ dedicata ai nuovi veicoli elettrici. In caso di tagli la piattaforma potrebbe non arrivare più nel corso del 2026. La casa costruttrice potrebbe infatti decidere di posticipare il lancio oppure cancellare la produzione.

Alcune indiscrezioni parlano di un numero complessivo di 30.000 possibili esuberi. Naturalmente, si tratta solamente di indiscrezioni e non abbiamo alcuna ufficialità da parte della casa automobilistica Volkswagen. Quello che sappiamo è che il marchio tedesco ha ribadito di avere la necessità di ridurre i costi negli stabilimenti tedeschi.

Che ne sarà dunque della gamma di veicoli a marchio Volkswagen? Anche in questo caso non ci sono notizie ufficiali da parte del costruttore. Chiaramente, se Volkswagen sta pensando di tagliare di investimenti per risparmiare 20 miliardi di euro in 5 anni probabilmente deciderà di rivedere anche la gamma di veicoli da portare sul mercato. Tra i veicoli a rischio potrebbe esserci proprio SUV elettrico ID.Roc. Per capire meglio la situazione e cosa deciderà di fare Volkswagen, non ci resta che attendere notizie ufficiali. Sicuramente, la situazione è particolarmente complessa se consideriamo che le sfide per la transizione elettrica sono tante.

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Pubblicato da
Valentina Acri