Elon Musk si conferma una figura sempre più influente anche in ambito politico. Dopo aver pubblicamente sostenuto il candidato repubblicano Donald Trump, il CEO di Tesla e proprietario di X (ex Twitter) ha ampliato il suo coinvolgimento nelle questioni socio-politiche sia nazionali che internazionali. Un esempio recente è stato la consegna del Global Citizen Award al Primo Ministro italiano Giorgia Meloni, durante una cena di gala a New York. L’evento è stato organizzato dall’Atlantic Council, un prestigioso forum internazionale che discute di tematiche globali come politica, economia, clima e sicurezza. Il presidente dell’istituzione è John FW Rogers, vicepresidente esecutivo di Goldman Sachs e con un passato nelle istituzioni governative americane.
Musk e Meloni condividono diverse affinità politiche, entrambe radicate in un credo conservatore. Tra i punti di contatto, emerge la comune visione su un’intelligenza artificiale “umano-centrica” e l’impegno a contrastare il declino del tasso di natalità, un problema che sta affliggendo molti paesi occidentali. Già nel 2022, Musk aveva lanciato un allarme attraverso X, sostenendo che l’Italia potrebbe vedere la sua popolazione diminuire drasticamente se le attuali tendenze demografiche continuassero.
L’amicizia tra i due, però, non si limita alla politica. C’è anche una forte componente economica e di business: il Primo Ministro italiano riconosce in Musk un’opportunità per promuovere l’innovazione tecnologica nel Paese, in settori strategici come lo spazio, le telecomunicazioni e l’automotive. Starlink, il progetto di connessione satellitare di Musk, potrebbe ad esempio avere un ruolo cruciale nel ridurre i ritardi che l’Italia sta affrontando in termini di banda larga. Durante il viaggio negli Stati Uniti, Meloni ha inoltre incontrato altre figure chiave del mondo dell’innovazione, come Sundar Pichai di Alphabet, Sam Altman di OpenAI e Greg Brown di Motorola.
Infine, Elon Musk ha trovato in Meloni una preziosa alleata nella sua critica alle normative dell’Unione Europea, come il DSA, che secondo lui limitano la libertà di espressione sui social sotto il pretesto di combattere la disinformazione.