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Steam: raggiunto il record di utenti simultanei, 38 milioni

A quanto pare la nota piattaforma dedicata al mondo dei videogiochi, Steam, può vantare un nuovo record da inserire nel suo palmares, nella giornata di ieri infatti ha superato per la prima volta la sua storia la soglia dei 38 milioni di giocatori connessi in contemporanea, un valore a dir poco senza precedenti che nessun altro mai ha nemmeno sfiorato, il merito sembra essere di una combinazione di titoli che stanno certamente facendo le fortune di Steam come Counter Strike 2 che da solo ha raccolto 1,5 milioni di giocatori simultanei, abbinato allo stesso tempo a fenomeni peculiari come Banana, un semplicissimo clicking game basato per l’appunto sull’omonimo frutto.

 

Nuovo record

Nello specifico, il nuovo record dei giocatori raggiunto da Steam è di 38.365.632 giocatori concomitanti, parliamo di circa 576.000 giocatori in più rispetto al precedente record che si fermava a 37.789.483 giocatori connessi in contemporanea domenica scorsa.

Inutile stare a dire che ormai il traguardo dei 40 milioni di giocatori e all’orizzonte ed è sicuramente possibile per la nota piattaforma dedicata ai videogiochi, il merito è senza alcun dubbio attribuibile a titoli di grosso calibro che stanno godendo di una popolarità davvero impressionante, permettendo di conseguenza a Steam di avere una fruizione di contenuti costante e in grado per l’appunto di raggiungere picchi importanti, c’è da fare tra l’altro un plauso proprio a quest’ultima dal momento che la sua infrastruttura server sta reggendo dei carichi di lavoro

che avrebbero potuto tranquillamente mandare in tilt l’intero sistema.

Si tratta senza alcun dubbio di un bel segnale, dal momento che non è un mistero che il settore Dei videogiochi stia attraversando un momento non propriamente florido per la sua storia con tantissime aziende obbligate a tirare i conti con costi di produzione sempre più alti e con vendite invece sempre più basse, questi dati sono la prova che la passione per i videogiochi rimane ed evidentemente il problema è altrove.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve