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Condizionatori in condominio: ecco le regole da seguire

Con il caldo estivo che ha caratterizzato quest’anno, è emerso che il 27% della popolazione sceglie l’aria condizionata per affrontare le temperature elevate. Questa percentuale è destinata ad aumentare, e con essa le domande riguardo all’installazione di condizionatori sulle facciate condominiali, spesso senza chiedere l’autorizzazione all’amministratore o agli altri condomini.

 

La delicata questione dell’aria condizionata nei condomini

Negli edifici in comproprietà, qualsiasi intervento sulle parti comuni deve essere valutato e approvato dall’assemblea condominiale, e ciò serve a garantire il decoro dell’edificio e a tutelare i diritti dei vicini. Ma che succede se un condomino decide di installare un condizionatore sulla facciata senza permesso? Possono i vicini chiedere la rimozione dei motori?

La risposta è fornita dalla Corte di Cassazione, che lo scorso luglio ha deciso a favore di una condomina costretta a rimuovere i motori dei condizionatori installati senza autorizzazione. La donna, proprietaria di attività commerciali in un condominio, aveva posizionato quattro unità esterne senza consultare gli altri condomini. Il condominio ha richiesto la rimozione

, ma la Cassazione ha dato ragione alla condomina, poiché l’installazione rientrava nei diritti di ciascun condomino di utilizzare le parti comuni, come stabilito dall’articolo 1102 del Codice civile.

Questo articolo afferma che ogni condomino può servirsi delle parti comuni, a condizione di non alterarne la destinazione e di non ostacolare l’uso da parte degli altri. Tuttavia, l’installazione deve rispettare alcune regole: non deve compromettere l’uso degli spazi da parte degli altri condomini né danneggiare l’estetica dell’edificio. L’articolo 1122 del Codice civile stabilisce che nessun condomino può realizzare opere che danneggino le parti comuni o compromettano la stabilità e il decoro dell’immobile.

Infine, è importante notare che i condomini non possono richiedere o votare la rimozione degli apparecchi a posteriori durante l’assemblea. Questo quadro normativo pone limiti chiari alla libertà di installazione di condizionatori, garantendo al contempo la protezione dei diritti di tutti i condomini e il rispetto per l’estetica dell’edificio.

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Pubblicato da
Margherita Zichella