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Pirateria: l’AGCOM blocca ulteriori siti

Il commissario dell’AGCOM, Massimiliano Capitanio, ha annunciato che l’Agenzia ha siglato un nuovo protocollo. Quest’ultimo vede in prima linea, oltre l’AGCOM, anche la Procura della Repubblica di Roma e la Guardia di Finanza. Quest’ultimo permetterà di identificare e poi sanzionare tutti i siti illegali accusati di pirateria. Dunque, sono comprese tutte le piattaforme che mostrano senza consenso contenuti protetti da copyright. Le sanzioni che verranno applicate vanno da un minimo di 150 euro ad un massimo di 5000euro.

L’AGCOM sigla un nuovo protocollo per contrastare la pirateria

Con il nuovo accordo, le autorità riceveranno un nuovo sistema di strumenti che permetterà loro di identificare i trasgressori. A tal proposito Capitanio ha dichiarato che al momento sono stati bloccati oltre 1000 domini. Mentre gli indirizzi IP che sono stati bloccati nei primi giorni del campionato sono 500. Numeri che già nelle giornate successive sono aumentati. Inoltre, il commissario AGCOM ha ribadito che la pirateria è un reato e per questo motivo è fondamentale che i colpevoli vengano individuati

e ne paghino le conseguenze.

È in arrivo anche un ulteriore importante sviluppo. Quest’ultimo fa riferimento all’approvazione della riammissione di un emendamento al Decreto Omnibus. Un intervento il cui scopo è quello di penalizzare anche l’uso di VPN che possono essere utilizzate per aggirare blocchi geografici. Quest’ultimi, infatti, permettono di accedere in modo illegale a contenuti non consentiti.

Inoltre, l’emendamento agisce disabilitando l’accesso alle partite illegali anche attraverso l’uso delle VPN. In questo modo agisce per bloccare la creazione di indirizzi IP alternativi con qui possono continuare ad agire le piatteforme accusate di pirateria.

I recenti interventi fanno parte di una strategia molto più ampia che ha avuto inizio già da tempo. Ne è un esempio concreto il Piracy Shield che ha come obiettivo tutte le piattaforme che sfruttano il fenomeno della pirateria per diffondere e trasmettere anche contenuti sportivi illegalmente. Quest’ultimo sistema ha riscontrato diversi successi e con il suo recente aggiornamento promette di essere ancora più efficiente.

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Pubblicato da
Margareth Galletta