Negli ultimi anni, la decisione di Ford di eliminare modelli storici come Fiesta, Focus e Mondeo ha creato parecchi dibattiti. Perché mai il gigante americano ha scelto proprio di sbarazzarsi delle sue auto più conosciute ed amate? Il CEO di Ford, Jim Farley, ha spiegato il motivo. L’azienda sta lasciando il settore delle, a suo parere, “auto noiose” per concentrarsi su veicoli più particolari ed iconici. Ma è davvero la mossa giusta?
Farley ha riconosciuto che auto come la Fiesta erano amate da molti clienti, ma ha sottolineato che investire su modelli come quelli non è più conveniente. Al contrario, Ford preferisce puntare su veicoli iconici come la Mustang, la Bronco e il Raptor, che rappresentano il futuro dell’azienda. Ma sarà sufficiente per affrontare la crescente concorrenza?
Senza sostituti diretti per modelli come la Focus, Ford sta scommettendo sui SUV elettrici, tra cui spiccano i nuovi Explorer e Capri, sviluppati sulla piattaforma MEB di Volkswagen. Anche la Puma si sta avvicinando a una versione completamente elettrica. Anche con questi step verso l’elettrificazione, la domanda di veicoli elettrici
è ancora parecchio bassa. Ford ha infatti rivisto da poco i suoi piani per l’Europa, abbandonando l’obiettivo di diventare completamente elettrica entro il 2030. La sua scelta in vero riflette un’incertezza diffusa nel settore. Al rivali potenti come Volkswagen, Toyota e Stellantis continuano a dominare il mercato delle auto più tradizionali ma stanno riscontrando comunque problemi nel campo elettrico.In Europa, le vendite di Ford stanno soffrendo. Nel giugno scorso, sono calate del 16,9% nell’Unione Europea, e la quota di mercato è scesa dal 4,1% al 3,3%. Limitare la gamma di veicoli potrebbe essere una strategia rischiosa, lasciando un vuoto per i concorrenti. Farley è convinto che concentrarsi su auto iconiche darà a Ford un vantaggio, ma il mercato europeo sembra sempre più competitivo. Solo il tempo dirà se la scelta di lasciare la Fiesta e la Focus porterà i risultati sperati.