Qualcomm ha messo a punto il SoC Snapdragon X Elite per migliorare l’esperienza di utilizzo dei laptop. Trattandosi di un chipset pensato per migliorare la produttività in mobilità nel mondo PC, gli sviluppatori hanno posto particolare attenzione all’efficienza energetica.
Il System-on-Chip è in grado di garantire le proprie prestazioni per un periodo prolungato di tempo, garantendo un’autonomia prolungata. Inoltre, i device che equipaggiano lo Snapdragon X Elite possono vantare un design sottile e privo di un sistema di dissipazione attivo, favorendo anche la silenziosità.
Per raggiungere questi risultati, Qualcomm ha lavorato molto sull’ingegnerizzazione del chipset e sulla sua messa a punto. Basato su una architettura a 4nm, il chipset ospita fino a 12 core per la CPU con architettura Oryon.
Ogni core ha a disposizione 192 KB di cache istruzioni L1 e 96 KB di cache dati L1. Inoltre, quattro core possono usufruire della memoria cache da 12 MB unificata, per un totale di 36 MB a disposizione di tutti e 12 i core.
Se paragonato al chip Apple M4, che può essere considerato il SoC di riferimento nel mondo PC, i due chipset sono molto simili nelle dimensioni. Lo Snapdragon X Elite occupa una superficie dedicata ai core che raggiunge i 169,6 millimetri quadrati, quasi la stessa della soluzione Apple.
Bisogna però considerare che Qualcomm ha utilizzato il processo produttivo a 4nm di TSMC mentre Apple M4 è basato su un processo produttivo a 3nm. Nonostante questa differenza tecnica, il gap prestazionale non è poi così elevato, a conferma dell’ottimo lavoro svolto dal chipmaker americano.
Ricordiamo che il numero dei core non è l’unico fattore da tenere in considerazione ma anche il design del SoC, la velocità dei core e le ottimizzazioni hardware e software. Tutti questi elementi, uniti anche all’intelligenza Artificiale che può gestire le performance, contribuiscono a rendere prestazionale un chipset.