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Dal 28 settembre 2023 è entrato in vigore il nuovo “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling“, approvato dal Garante per la protezione dei dati personali. Questo Codice rappresenta un passo importante nella lotta contro il telemarketing aggressivo, imponendo regole più stringenti e meccanismi di controllo per proteggere i consumatori dalle pratiche invasive e dalle violazioni della privacy. Le nuove disposizioni coinvolgono sia le aziende committenti sia i call center, che dovranno rispettare precisi requisiti di affidabilità e qualità per poter operare, come l’iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC).

 

Il nuovo Codice e le sue sanzioni

Una delle novità più significative riguarda il contrasto alle pratiche di “spoofing“, in cui il numero chiamante viene falsificato per mascherare l’identità del chiamante. Con il nuovo Codice, i numeri utilizzati dovranno essere sempre identificabili e richiamabili, impedendo l’uso di numerazioni anonime o non rintracciabili, che finora hanno reso difficile per i consumatori difendersi dalle molestie. Inoltre, le chiamate di telemarketing potranno essere effettuate solo in fasce orarie precise, dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 20:00, escludendo i giorni festivi.

Il Codice introduce anche sanzioni severe per le aziende che non rispettano le nuove regole. In caso di violazioni, le penali per ogni contratto irregolare possono arrivare fino a tre volte la provvigione non corrisposta, con la possibilità di risolvere il contratto. Sono previste inoltre sanzioni proporzionali rispetto al numero di contratti sottoposti a controllo, garantendo un sistema dissuasivo contro le pratiche scorrette.

Un altro aspetto cruciale del Codice riguarda la sub-contrattualizzazione e i subappalti all’estero, che dovranno rispettare gli stessi standard di trasparenza e legalità. Le aziende dovranno inoltre “prequalificare” i call center con cui collaborano, verificando che rispettino gli standard previsti.

Infine, il Codice rafforza l’importanza del Registro pubblico delle opposizioni, già citato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, che ha evidenziato il numero significativo di iscrizioni e verifiche effettuate dagli operatori. Secondo Urso, dal 2011 sono state effettuate oltre 5,7 miliardi di verifiche, con migliaia di operatori coinvolti.

 

La piaga del telemarking selvaggio

L’introduzione del Codice è stata accolta con favore dal Codacons, che ha definito il telemarketing selvaggio una “piaga in Italia“. L’associazione confida che il nuovo sistema contribuirà a ridurre il fenomeno, garantendo una maggiore protezione per i consumatori e responsabilizzando le aziende.

 

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