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Revisione norme ban endotermiche: arrivano i primi contrari

Alfonso Urso ha introdotto una proposta sulla revisione del Green Deal. In particolare, l’Italia chiede di passare per quest’ultima dal 2026 al 2025. In particolare, il Governo italiano punta sul sostegno europeo per ottenere tali concessioni. Secondo quanto evidenziato nella proposta è necessario ottenere strumenti precisi e validi in tutta Europa. Senza quest’ultimi non è possibile raggiungere l’obiettivo comune di non vendere più nuove auto endotermiche entro il 2035.

La proposta italiana, riguardo la revisione delle regole, al momento ha trovato sostegno in alcuni Paesi. Tra i quali ci sono Spagna, Romania, Paesi Bassi, Polonia, Austria, Slovacchia. Malta, Lettonia e Repubblica Ceca.

L’Italia propone di anticipare la revisione del Green Deal

È importante sottolineare che, nonostante molti Paesi abbiano accettato la proposta di Urso, l’Europa sembra essere spaccata riguardo tale tematica. A tal proposito, ad esempio, la Germania sembrava d’accordo con quanto presentato dal ministro italiano. In un secondo momento, invece, il ministro Robert Habeck ha chiarito che non si mette in discussione la data del 2035. Secondo la Germania, infatti, mettere in discussione tale obiettivo non è contemplabile

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Stesso discorso vale per Francia, Spagna. Svezia, Danimarca e Polonia. Anche suddetti paesi, infatti, non sono d’accordo su un possibile cambio. In questi casi, emerge che se anche si è d’accordo su un anticipo per la revisione delle regole, non è assolutamente contemplabile la possibilità di posticipare la data del 2035. Riguardo quest’ultima, infatti, si registra un generale consenso per molti dei Paesi dell’Unione Europea.

Ovviamente, proposte e discussioni tra i ministri dell’UE sono fini a sé stesse. La decisione finale spetta alla Commissione Europea. Solo quest’ultima potrà decidere se è il caso di modificare la data della revisione alle norme. Inoltre, per arrivare a tale scenario, bisogna procedere con una modifica legislativa ben precisa. Al momento, dunque, bisogna solo attendere una decisione definitiva da parte della Commissione Europea riguardo la revisione del Green Deal.

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Pubblicato da
Margareth Galletta