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WhatsApp: i link sospetti non faranno più paura

Tra le varie soluzioni che hanno reso WhatsApp l’applicazione più utilizzata al mondo in termini di messaggistica, ce ne sono tantissime legate alla sicurezza degli utenti. Sono questi i motivi che dunque hanno spinto gli ingegneri ad elaborare delle soluzioni che potessero in qualche modo tenere la privacy sempre molto alta ed evitare qualsiasi pericolo all’interno delle chat.

Abbiamo visto numerosi aggiornamenti arrivare nella vita delle persone migliorando dunque l’esperienza su WhatsApp ma ora sta arrivando qualche altra cosa ad opera di Meta. Secondo quanto riportato, infatti gli strumenti di sicurezza di WhatsApp sono in continuo aggiornamento e ora la volontà è quella di migliorare la gestione dei link all’interno di ogni messaggio.

WhatsApp: il nuovo aggiornamento riduce a zero i pericoli provenienti dai link nei messaggi

WhatsApp ha deciso di ridisegnare l’interfaccia dedicata alla funzionalità che permette la ricerca dei link. È proprio in questo modo che gli utenti potranno godere di maggiore comprensione, siccome il pannello diventa più intuitivo proprio per fornire spiegazioni dettagliate.

In genere quando le persone decidono di cercare un link sul web, Google carica ed analizza solo quel collegamento. WhatsApp garantisce ora che ogni messaggio rimanga privato non caricandolo quindi sui suoi server. L’obiettivo è quello di creare un filtro di sicurezza tutto nuovo che protegge gli utenti dai link che possono essere potenzialmente pericolosi e costituire veri e propri rischi. Al momento la nuova funzionalità è disponibile solo per alcuni utilizzatori dell’applicazione in versione beta, dove è stata avviata la fase di test. A breve, però, il colosso della messaggistica dovrebbe estendere questo nuovo aggiornamento anche agli altri utilizzatori beta.

Ora come ora, non si sa quando questa novità diventerà effettiva in pianta stabile, per cui si attendono aggiornamenti in merito. Di sicuro c’è che WhatsApp sta lavorando per rendere tutto sempre più sicuro.

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Pubblicato da
Felice Galluccio