In USA si sta valutando l’ idea di eliminare tutti i componenti cinesi sulle proprie auto, soprattutto quelle a guida autonoma. Questo divieto riguarderà tutta la componentistica, quindi sia software che hardware. Si tratta di un passaggio essenziale affinché ci sia una sicurezza maggiore anche da parte di auto che potrebbero in qualche modo raccogliere dati sulla popolazione americana. Molte aziende cinesi producono componenti per autovetture americane quindi ci sarebbe la possibilità di una qualche apparecchiatura di raccolta dati per poter inviare questi dati alle aziende.
La decisione presa dagli USA vede in primis un tipo di politica basata su componenti made in USA per favorire un tipo di commercio interno, ma anche un’ azione di sicurezza per il territorio Americano. Questo tipo di decisione è stata presa dal presidente Biden che ha optato per un divieto per le componenti cinesi. Ovviamente si tratta di un provvedimento che si basa su tutte le possibili conseguenze che avrebbe importata le auto cinesi sul loro territorio.
Auto, ecco che cosa è stato deciso dal provvedimento
Il divieto per quanto riguarda i software cinesi potrebbe entrare in vigore a partire dal 2027, invece quello per l’ hardware nel 2029 sui modelli del 2030. Questo divieto si dovrebbe estendere anche su altri paesi avversare degli Stati Uniti come la Russia. Anche perché sarebbe molto pericoloso se moltissimi software delle autovetture, soprattutto quelle a guida autonoma, venisse disabilitato. Alcune aziende come GM, Toyota, VW e Hyundai hanno spiegato che ci vorrà del tempo per potersi adattare a questo divieto. Oltre a questo divieto, Biden ha deciso di quadruplicare le tariffe di importazione sui veicoli elettrici prodotti in Cina dal 25% al 100%.
Le misure preventive prese dagli Stati Uniti è molto importante per non avere delle conseguenze sulle autovetture e anche sul traffico locale per le auto a guida autonoma.