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Scoperto nuovo pianeta roccioso: è molto vicino alla Terra

L’idea di trovare un pianeta che possa in qualche modo ospitare eventualmente forme di vita umane e ciò a cui la scienza sta lavorando da anni e anni. Ovviamente non è stato trovato nulla al momento che rispecchi lo stesso ecosistema della Terra ed è per questo motivo che le ricerche continuano incessantemente. Mentre si sta cercando in ogni modo di far conciliare Marte con le esigenze terrestri, ecco che sarebbe arrivata un’altra notizia molto interessante da parte di un team internazionale di astronomi.

È stata fatta una scoperta davvero incredibile che riguarda un nuovo esopianeta che a quanto pare orbiterebbe intorno alla stella di Barnard. Proprio da qui, ecco il nome attribuito al nuovo corpo celeste, ovvero Barnard b. La sua massa, che lo porta ad essere grande quanto la metà di Venere, consente di classificarlo come “Sub-Terra”.

Barnard b è il pianeta nuovo che poteva essere come la Terra, ecco perché non lo è

Al momento, secondo il team di astronomi, ci si ritrova di fronte a uno degli esopianeti conosciuti dall’uomo con la massa più bassa

e anche con la massa inferiore rispetto alla terra. L’orbita che questo nuovo pianeta impiega per girare intorno alla sua stella madre che si trova ad una distanza di 1,8 milioni di chilometri, si completa in circa tre giorni. Sebbene queste condizioni descritte, soprattutto in merito alla massa del corpo celeste in questione, non si può parlare di zona abitabile. La vicinanza alla sua stella madre infatti porta Barnard b a non poter figurare tra i pianeti abitabili dall’uomo.

Barnard, la stella in questione alla quale l’esopianeta è troppo vicina, è più fredda del sole di circa 2500°, ma è comunque troppo calda. Siamo dunque di fronte al criterio più preso in considerazione per valutare quanto sia abitabile un nuovo pianeta per la razza umana. Probabilmente anche questa volta si tratta di un buco nell’acqua, ma allo stesso tempo la scoperta scientifica è di grosso rilievo.

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Pubblicato da
Felice Galluccio
Tags: PianetaTerra