Non è una strategia mai vista prima. Viene denominata chip binning e sono diverse le aziende che procedono in questo modo. Ad esempio, i processori Intel F, senza GPU integrata, sono una prova concreta di tale meccanismo. In realtà per tali processori, è presente una GPU, ma presenta alcuni difetti. Applicando tale strategia è possibile contenere possibili sprechi ed anche risparmiare denaro.
Nel dettaglio, per quanto i due chip sembrino simili, la versione Apple A18 Pro presenta ugualmente delle caratteristiche tecniche esclusive. Quest’ultime permettono di distinguerla dalla versione A18. Si tratta, ad esempio, del supporto a velocità maggiori via USB. Ma non è chiaro se si tratti di un possibile “blocco artificiale”.
A tal proposito, infatti, i die shot hanno evidenziato che le CPU dei due chip Apple sono perfettamente identiche. Presentano infatti la stessa configurazione esacore. Nello specifico si parla di 2 core ad alte prestazioni ed altre 4 ad alta efficienza. Inoltre, entrambi i chip Apple registrano frequenze operative fino a 4,04 GHz.
Anche la NPU dedicata al funzionamento di Apple Intelligence risulta lo stesso su entrambi i chip. Si tratta di 38 TOPS. La GPU, invece, passa da 6 core a 5. Ciò senza compromettere l’architettura e la frequenza operativa. L’unica differenza, sottolineata da Apple, dovrebbe riguardare le cache del modello A18 Pro che dovrebbero essere di più.