Un esopianeta che ruota attorno alla sua stella, il Barnard b, è stato recentemente scoperto da un gruppo di astronomi internazionali.

Un gruppo internazionale di astronomi ha appena fatto una scoperta entusiasmante: hanno trovato un nuovo esopianeta che orbita attorno alla stella di Barnard, la più vicina al nostro sistema solare. Questo pianeta, chiamato Barnard b, è davvero interessante perché è classificato come “sub-Terra“, dato che la sua massa è circa la metà di quella di Venere. Jonay González Hernández, il capo della ricerca all’Instituto de Astrofísica de Canarias in Spagna, ha sottolineato che Barnard b è uno dei pianeti più leggeri conosciuti e uno dei pochi con una massa inferiore a quella terrestre.

 

L’esopianeta Barnard b

Barnard b si trova a solo 1,8 milioni di chilometri dalla sua stella, che è una nana rossa. Completa un’orbita in poco più di tre giorni, un tempo davvero breve se paragonato ai nostri standard. Tuttavia, anche se è relativamente vicino e ha alcune somiglianze con la Terra, non possiamo considerarlo potenzialmente abitabile. Infatti, si trova troppo vicino alla sua stella per essere nella cosiddetta “zona abitabile“. Anche se Barnard è molto più fredda del nostro Sole, le temperature su questo pianeta rimangono troppo elevate per consentire la presenza di acqua liquida, che è una condizione fondamentale per la vita come la conosciamo.

Questa scoperta è stata possibile grazie all’uso del Very Large Telescope (VLT) in Cile, che ha rilevato piccole “oscillazioni” nella stella di Barnard. Queste oscillazioni sono state causate dall’attrazione gravitazionale di Barnard b. Per confermare questa scoperta, gli scienziati hanno utilizzato anche il telescopio HARPS, noto per la sua specializzazione nella ricerca di esopianeti.

La stella di Barnard, a circa sei anni luce dalla Terra, è la più vicina al nostro sistema solare, subito dopo Alpha Centauri. Anche se Barnard b non può essere considerato un pianeta abitabile, la sua scoperta rappresenta un importante passo avanti. Gli scienziati continuano a migliorare le tecnologie di osservazione e stanno sviluppando progetti audaci che potrebbero utilizzare il nostro Sole come telescopio cosmico, sfruttando il fenomeno della lente gravitazionale. Questa ricerca ci avvicina sempre di più a capire l’universo e a trovare nuovi mondi, alimentando la nostra curiosità sull’esistenza di altre forme di vita nel cosmo.

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