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L’IA rivoluziona le aziende italiane: spesa in forte crescita

L’IA è ormai una tecnologia più che affermata nelle aziende italiane e ci sono diversi studi lo confermano. Il nuovo Spend Index di Soldo, fintech specializzata nella gestione delle spese aziendali, ha evidenziato infatti un aumento del 177% negli investimenti in IA nel secondo trimestre di quest’anno. Questo incremento tanto evidente riflette la crescente fiducia delle imprese italiane in tali sistemi. Al contempo, il dato, mostra anche anche l’urgenza di adottare tecnologie che migliorino il lavoro interno delle imprese in ogni aspetto e che aumentino inoltre la competitività.

Un esempio palese è l’esplosione della spesa per strumenti come ChatGPT. Solo questo ha registrato una crescita dell’835%. Il dato sottolinea come l’IA non sia più considerata solo come una tecnologia di automazione. Ormai è intesa come un vero partner strategico per ottimizzare l’efficienza aziendale. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale permette alle imprese di ridurre i costi, migliorare la produttività e, soprattutto, liberare i dipendenti da compiti ripetitivi. Permette di lasciare loro più spazio per attività creative e strategiche. Adesso, quante aziende sono davvero pronte a sfruttare al massimo questo potenziale?

Il ruolo dell’IA nei diversi settori

Un’area chiave in cui l’IA sta facendo la differenza è la gestione del servizio clienti. Come? Grazie a chatbot e assistenti virtuali in grado di rispondere alle esigenze dei clienti 24 ore su 24. In questo modo ha migliorato di molto l’esperienza utente e ha ottimizzato le interazioni. Ma l’IA sta anche trasformando la creazione di immagini e video. Questi settori hanno visto una forte adozione grazie ai benefici in termini di costi e tempi.

L’analisi di Soldo rivela però che i team finanziari sono ancora indietro nell’integrazione dell’intelligenza artificiale. Solo il 9% delle organizzazioni finance sta concretamente utilizzando queste tecnologie, mentre ben il 61% non ha ancora un piano deciso. Ciò potrebbe portare a un ritardo rispetto ad altre aziende che stanno invece già sperimentando i vantaggi dell’intelligenza artificiale. Dovrebbero i CFO dare maggiore priorità a queste tecnologie per non rimanere indietro? I dati sono chiari: l’IA è destinata a ridefinire il futuro delle imprese italiane, ma la sua piena adozione richiede ancora un cambio di passo in alcune aree strategiche.

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Pubblicato da
Rossella Vitale