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La Commissione Ue rinvia la legge sulla deforestazione

La Commissione europea ha ufficialmente deciso di rinviare di 12 mesi l’attuazione della legge sulla deforestazione, normativa che vieta l’importazione di materie prime legate al taglio indiscriminato nelle aree forestali. Questa scelta segue le pressioni di industrie e governi di vari paesi, in particolare di quelli più colpiti dalla legge, come Brasile e Malesia. Seppur considerata una pietra miliare nella lotta contro i cambiamenti climatici e nella tutela ambientale, la legge ha sollevato timori per l’impatto che potrebbe avere sui piccoli agricoltori, escludendoli dal mercato dell’Unione Europea.

 

Il rinvio dell’EUDR e le preoccupazioni ambientali

Non mancano le lamentele da parte dei consumatori e di alcuni settori industriali, che temono che il regolamento, noto come EUDR, interrompa le catene di approvvigionamento e faccia lievitare i prezzi di mercato. Nel mese di marzo, ben 20 dei 27 Stati membri dell’UE hanno chiesto a Bruxelles di ridimensionare o sospendere la legge, sostenendo che essa danneggerebbe gli agricoltori europei, i quali non potrebbero esportare prodotti coltivati su terreni deforestati. La proposta di rinvio ora necessita dell’approvazione del Parlamento europeo e degli Stati membri.

La Commissione ha dichiarato di essere al lavoro su documenti integrativi che potrebbero rendere meno severe le misure previste. Quest’anno, i leader dell’UE

hanno già allentato varie normative ambientali per sedare le proteste degli agricoltori, legate a questioni di politiche verdi e importazioni a basso costo. Mentre fornitori e industrie tirano un sospiro di sollievo, gli ambientalisti esprimono preoccupazione, considerano la legge un importante strumento contro lo sfruttamento delle risorse forestali. Greenpeace, con una punta di ironia, ha affermato che Ursula von der Leyen avrebbe potuto “impugnare la motosega lei stessa”, evidenziando come i cittadini europei non vogliano prodotti legati alla deforestazione.

Il WWF ha criticato il rinvio, insinuando che possa essere una manovra demagogica, mentre il gruppo Fern ha esortato l’UE a rafforzare le sue iniziative contro la deforestazione, specialmente in un momento in cui gli incendi devastano foreste in Amazzonia e oltre. L’entrata in vigore della legge era prevista per il 30 dicembre 2024, obbligando le aziende ad attestare che le loro catene di approvvigionamento non contribuivano alla distruzione delle foreste globali. Tuttavia, la difficoltà di mappare le supply chain a livello globale ha sollevato preoccupazioni sulla fattibilità della normativa, esponendo le aziende a rischi di contraffazione. Bruxelles, tuttavia, sottolinea l’importanza dell’EUDR per limitare la deforestazione a livello mondiale, ricordando che la UE è il secondo maggiore responsabile della deforestazione globale.

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Pubblicato da
Margherita Zichella