Microsoft tornerà a sfidare il mercato dei pieghevoli?

Dopo i tentativi non troppo fortunati con il Surface Duo, Microsoft sembra intenzionata a riprovare la sua avventura nel mondo dei dispositivi pieghevoli. Un brevetto recentemente aggiornato, depositato inizialmente circa 3 anni fa, mostra un concept che promette di superare i limiti dei modelli attuali foldable. L’idea di Microsoft è un dispositivo con un solo schermo pieghevole e non due schermi separati, come nei precedenti Surface Duo.

Il design Microsoft permetterebbe al display di piegarsi sia verso l’interno che verso l’esterno. Non ci sarebbero dunque tradizionali pieghe o gli affossamenti. L’azienda ha progettato come alternativa, infatti, un meccanismo che nasconde il display in eccesso all’interno della scocca. Un processo avanzato che includerebbe incisione a umido e taglio al laser. Se andasse in porto, darebbe vita a una tecnologia che potrebbe finalmente competere con i pieghevoli a libro già presenti sul mercato.

Microsoft impara dai suoi errori?

Nel corso degli anni, Microsoft ha avuto difficoltà nel settore mobile. Dai tempi di Windows Mobile a Windows Phone, la società non è mai riuscita a imporsi come un attore chiave, nemmeno con l’acquisizione di Nokia. I tentativi di creare un terzo ecosistema sono falliti di fronte alla forza di Android e iOS. Il Surface Duo, lanciato con Android e dotato di due display separati, non ha raggiunto il successo sperato, nonostante la sua meccanica innovativa. Il prezzo elevato, i limiti tecnici e una distribuzione poco capillare hanno contribuito al suo insuccesso.

La seconda generazione, pur migliorata, non è riuscita a risollevare le sorti del progetto. Si parlava di un Surface Duo 3 con un display OLED flessibile, ma il piano sembra essere stato cancellato. Nonostante il brevetto faccia sperare in un nuovo capitolo, bisogna essere ancora cauti con l’entusiasmo. Microsoft potrebbe decidere di non trasformare mai questo progetto in realtà. Anche solo depositare brevetti resta una strategia importante per dimostrare innovazione e, nel caso, proteggere le idee con accordi di licenza redditizi.

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