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Accise sul diesel: timori per un possibile aumento dei costi

Negli ultimi giorni, le indiscrezioni riguardanti un possibile aumento delle accise sul diesel da parte del Governo hanno suscitato un acceso dibattito. Le associazioni dei consumatori, in particolare Assoutenti, hanno espresso preoccupazione, parlando di un onere economico superiore ai 3 miliardi di euro per i cittadini. Anche il settore dei trasporti si è dimostrato inquieto per i potenziali rincari del gasolio, un costo che potrebbe avere ripercussioni significative sull’intero comparto.

 

Accise sul diesel: temibile realtà o infondata paura?

Ma perché questa tematica è tornata al centro dell’attenzione? L’intento del Governo, come delineato nel Piano strutturale di Bilancio, è quello di aumentare il gettito fiscale riducendo i cosiddetti “sussidi ambientalmente dannosi“, in linea con le raccomandazioni europee. Tuttavia, resta da vedere come si riuscirà a trovare le coperture economiche necessarie, evitando di aggravare la tassazione sul settore dei trasporti. L’obiettivo finale è di risparmiare circa 2 miliardi di euro entro il 2025 attraverso la revisione di questi incentivi nocivi per l’ambiente.

Di fronte alle voci di un possibile aumento delle accise, il Ministero dell’Economia e delle Finanze

è intervenuto per chiarire che non ci saranno aumenti. Anzi, si sta valutando un meccanismo di allineamento tra i livelli di accise su benzina e diesel, senza ricorrere a un semplice innalzamento delle accise sul diesel fino ai livelli della benzina. Questo intervento mira a una rimodulazione, piuttosto che a un semplice incremento.

Il Governo, in linea con gli impegni previsti dal Pnrr e le raccomandazioni della Commissione europea, deve adottare misure per ridurre i sussidi ambientalmente dannosi. Le accise attualmente sono di 0,728 euro al litro per la benzina e 0,617 euro per il gasolio, con la tassazione che incide per il 56,1% sul gasolio e per il 59,8% sulla benzina. La decisione finale sulle accise dovrà attendere le misure attuative della delega fiscale, che definiranno le linee di intervento. La situazione è quindi in continua evoluzione, e le reazioni delle varie categorie interessate resteranno sotto osservazione nei prossimi mesi.

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Pubblicato da
Margherita Zichella