ChatGPT conquista il mondo: oltre 250 milioni di utenti settimanali

OpenAI ha avuto un’impennata impressionante nell’uso del suo chatbot, ChatGPT. Con oltre 250 milioni di utenti settimanali, il servizio è diventato utilizzato da persone in tutto il mondo ogni singolo giorno. Solo ad agosto, il numero di utenti settimanali si attestava sui 200 milioni. Già si trattava di una cifra già raddoppiata rispetto al novembre scorso 2023, ma i numeri hanno continuato a salire. Ma come spiegare una crescita così vertiginosa in soli due mesi? Secondo alcuni analisti, il ritorno a scuola potrebbe aver incentivato l’uso del chatbot. ChatGPT potrebbe essere infatti sfruttato soprattutto tra studenti desiderosi di velocizzare ricerche e compiti. Ma è l’unica cosa che ha influito sull’aumento? O c’è dell’altro?

Un altro fattore chiave potrebbe essere la crescente integrazione di ChatGPT in piattaforme diverse. OpenAI prevede un ulteriore aumento quando Apple incorporerà il chatbot in Apple Intelligence. Pare che tale integrazione sia prevista per i prossimi mesi. Quali sono però le reali implicazioni di questa diffusione? La felicità degli investitori o meglio un’implementarsi della loro fiducia. IL recente round di finanziamenti da 6,6 miliardi di dollari ne evidenzia infatti l’entusiasmo e la convinzione verso un futuro sempre più dominato dall’intelligenza artificiale generativa.

Rischi, opportunità e il futuro di ChatGPT

Se la crescita di ChatGPT testimonia il crescente interesse per gli strumenti di IA, non mancano dubbi e preoccupazioni. Certamente la sua diffusione in ambiti come il lavoro e l’apprendimento è vista come un’opportunità per migliorare la produttività e stimolare la creatività. C’è però anche chi teme che gli studenti stiano utilizzando ChatGPT non solo per apprendere, ma per “barare” nei compiti. Anche i documenti interni ottenuti dal New York Times sollevano interrogativi sulla crescita. Si stima che a giugno gli utenti mensili degli strumenti di OpenAI fossero circa 350 milioni, ma non è chiaro quanti di questi siano paganti e quanti sfruttino la versione gratis.

Oltre alla problematica studentesca, c’è poi il rischio che l’espansione di ChatGPT possa sollevare questioni legate alla privacy dei dati e all’impatto sul mercato del lavoro. Riuscirà OpenAI a gestire una crescita così rapida? E quali saranno le implicazioni a lungo termine di questa trasformazione globale? Queste domande restano aperte.

Articolo precedenteCoopVoce si rivolge a una clientela matura con l’offerta Easy
Articolo successivoAmazon aumenta la pubblicità su Prime Video