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Cybertruck, Tesla ha un anno di tempo per rimediare ai suoi errori

Dal giorno in cui Tesla ha messo in vendita il Cybertruck, critiche e dubbi sono cresciuti di pari passo. Ci sono stati ben cinque richiami di grande portata che hanno fatto luce sui difetti del veicolo. Il quinto e ultimo richiamo potrebbe non essere l’ultimo – e probabilmente è certo che non lo sarà.

L’azienda ha già accumulato cinquanta problematiche di varia natura che interessano la nuova automobile dal design singolare. I report trapelati online dichiarano che uno degli ultimi richiami riguardano soprattutto la telecamera posteriore, che non si attiva immediatamente dopo aver inserito la retromarcia. Tesla ha rilasciato un aggiornamento software gratuito per risolvere il problema quanto prima. I rispettivi proprietari riceveranno un avvertimento per saperne di più sull’accaduto entro la fine di novembre.

Cybertruck: Tesla sta continuando a lavorare per migliorare i suoi veicoli dopo l’ennesimo richiamo

Il Cybertruck, attuale prodotto di punta dell’azienda fondata da Musk, è stato messo in vendita a novembre dello scorso anno. A distanza di pochi mesi, per l’esattezza a giugno, c’è stato un richiamo per i problemi rilevati con i con pezzi di rifinitura

che possono allentarsi. In quell’occasione, posta l’attenzione anche sulla fragilità dei tergicristalli anteriori. Due mesi prima, alcuni modelli sono stati ritirati dal mercato anche per problemi di sicurezza riscontrati con il pedale dell’acceleratore.

Con il richiamo più recente, la società ha notificato la National Highway Traffic Safety Administration che gli schermi dei veicoli interessati potrebbero rimanere vuoti fino a 8 secondi dopo che un conducente inserisce la retromarcia. Le normative regolamentari degli Stati Uniti richiedono che tali schermi si attivino con una telecamera posteriore entro 2 secondi dall’inserimento della retromarcia. Tesla ha consegnato ai clienti la prima dozzina circa dei suoi futuristici pick-up Cybertruck a novembre, con due anni di ritardo rispetto alla tabella di marcia originale. Pare che – nonostante ciò – i difetti scovati siano solo una piccola parte di quelli effettivamente presenti.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano