OpenAI raccoglie 6,6 miliardi: nuova fase per l’IA?

OpenAI ha da poco completato un round di finanziamenti da 6,6 miliardi di dollari. Ha così portato la società a una valutazione stratosferica di 157 miliardi di dollari. Questa cifra risulta 40 volte superiore al fatturato attuale. Ora le aspettative di crescita sono ancora più alte di prima. Ma perché tanto ottimismo? Gli investitori, guidati da Thrive Capital, hanno scelto di scommettere non solo sulla tecnologia di frontiera sviluppata dalla società, ma anche sulla visione di Sam Altman.

L’accordo tra Thrive Capital e Altman prevede inoltre una sorta di premio se la società dovesse riuscire a raggiungere alcuni obiettivi entro il prossimo anno. Che premio? Verrebbe erogato un ulteriore miliardo di dollari. Ma cosa succederà se OpenAI non dovesse trasformarsi in una società a scopo di lucro entro due anni? In quel caso, secondo indiscrezioni, l’intera somma raccolta dovrà essere restituita agli investitori. Un rischio calcolato o una scommessa eccessiva? Sembra anche che gli investitori siano stati invitati a firmare un patto di esclusività. Con questo si va ad evitare di finanziare la concorrenza, in particolare Anthropic e xAI. Questo tipo di accordo indica quanto sia cruciale, per OpenAI, consolidare la propria leadership in un settore sempre più affollato.

La sfida delle risorse e la tecnologia che avanza in OpenAI

OpenAI è ovviamente molto grata verso chi ha creduto in essa e a chi ha investito. Questi fondi serviranno a rafforzare la ricerca e lo sviluppo nel campo dell’intelligenza artificiale avanzata. I costi legati a questa ricerca sono altissimi: si stima che l’addestramento di alcuni modelli possa arrivare fino a 100 miliardi di dollari. Una cifra impressionante che evidenzia l’enorme sforzo richiesto per continuare a innovare. E la concorrenza? Secondo i più critici, la corsa all’IA è tutt’altro che decisa. Apple, assente nel round, è stata rimpiazzata da SoftBank, che ha investito 500 milioni. Un segnale che OpenAI non è ancora riuscita a coinvolgere tutti i grandi nomi della tecnologia, ma rimane sulla buona strada per definire il futuro dell’intelligenza artificiale. Riuscirà OpenAI a trasformare questi investimenti in risultati concreti? Solo il tempo lo dirà.

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