Sono un utente Apple da diverso tempo e mi sono approcciato poche volte al mondo dei computer da gaming o Windows, in generale; tuttavia, ammetto che la curiosità è sempre molto alta. Amo molti brand e adoro il minimal. Ecco, Asus ROG Zephyrus G16 è riuscito a conquistare il cuore di un Apple-user in modo impeccabile. Questo laptop di ultima generazione è qualcosa di meraviglioso. Per me è stato amore sin dal primo unboxing e adesso ve lo racconto nel dettaglio.
Confezione
La scatola in cartone è ricca: comprende il laptop in una mini-scatola elegante che sembra quasi racchiudere un gioiello e, non di meno, è presente una confezione aggiuntiva contenente il cavo di alimentazione che, ahimé, è proprietario e ha l’attacco Shuko. Non benissimo, pesa, è grande e fastidioso: questo è un punto che non ho amato.
Design
La scocca è in alluminio, solida al tatto e piacevole alla vista, lavorata a CNC e vanta anche una striscia LED sulla parte superiore. Il peso è contenuto: solo 1,85 Kg per un’ammiraglia del genere ed è spesso 1,74 cm. Sicuramente ci troviamo di fronte ad un device premium in tutto e per tutto.
Tante porte sul frame laterale e ho apprezzato anche lo slot per le SD: per i content creator, i fotografi e i videomaker è tanta roba. Ci sono due USB Type-C e due USB Type-A (un po’ anacronistiche ma vale la pena segnalarle anche perché tanta gente le usa ancora), troviamo il jack audio e l’HDMI per collegare un monitor esterno. Parentesi sugli speaker che sono buoni e sono posti ai lati della tastiera; nella media, devo dire, ma c’è il supporto al Dolby Atmos.
Tastiera e trackpad
Io scrivo tanto, quindi per me è essenziale avere una tastiera degna di nota e questa è comodissima (ed è anche retroilluminata, oltre che super personalizzabile). Non amo le “tamarrate” ma fanno parte del mondo gaming, però posso dire che mi piace molto la digitazione. La corsa dei tasti è da ben 1,7 mm, e le dita sembrano quasi di poggiare su una superificie vellutata. Come non citare poi il trackpad moooooolto ampio, grande, preciso anche se non è tutto cliccabile. Per chi viene da un MacBook ci vorrà un po’ ad abituarsi. In definitiva, l’estetica è un piacere per gli occhi e, a parole non riesco a comunicarvi la bellezza del tutto.
Display
Parliamo adesso di display: qui abbiamo un pannello OLED (Nebula, come lo chiama Asus) con risoluzione 2560×1600 pixel, aspect ratio di 16:10. Bellissimo… ed è dir poco. Potete vedere voi stessi la qualità ma non renderebbe attraverso la videocamera. Il refresh rate è variabile a rriva a 240 Hz. Eccellenza la luminosità per essere un OLED, ma bisogna citare la copertura dello spazio colore sRGB e la gamma colore DCI-P3. Arriviamo all’utilizzo: bello nel gaming (colori saturi, nitidi, ben bilanciati) così come nell’editing. In ultima istanza, è Glossy, ovvero opaco: non rimangono le ditate ed è eccellente in tutto e per tutto.
Hardware
Ma qual è la scheda tecnica di questo Asus ROG Zephyrus G16? Bene, il modello che ho io in prova è quello con processore AMD Ryzen AI 9 HX 370 che va molto bene nel gaming. Io non sono un appassionato di giochi msa per la mia prova posso dire che ha superato le più rosee aspettative. Usandolo con la suite Adobe però, il discorso si fa serio e lo vediamo dopo. Il merito è anche della scheda video RTX 4060 che spinge nelle app CPU-centriche e che da il meglio di sé anche nelle fasi di render e export dei progetti video, ad esempio. Ta nta RAM a bordo (16 GB) di ultima generazione, coadiuvata anche dall’AMD XDNA NPU up to 50TOPS che serve per le attività AI (anche perché questo è un PC CoPilot di Microsoft, ricordiamolo). Lo storage invece, è da 1 TB (non espandibile); si parla sempre di un SSD interno (PCIe 4.0 NVMe M.2 SSD, per la precisione).
Sul fronte prestazionale, come detto, c’è poco da rimanere stupiti e/o sorpresi: questo è un notebook da gaming che, anche nella sua iterazione con CPU di AMD, tira fuori il meglio di sé. Io non ho avuto problemi a portarlo in giro per lavorare in mobilità ma, come tutti i PC Windows, riesce a spingere al massimo soprattutto con l’alimentazione inserita. In poche parole, dovete usarlo con la presa per spingerlo al massimo. Non di meno, l’autonomia risente della scheda tecnica nonché di Windows 11. Non è male l’autonomia, ma neanche eccelle; se siete abituati ai MacBook, da questo punto di vista però, rimarrete delusi, ma solo perché i portatili di Apple sono mostri con batterie pazzesche. A me piace sfruttare al massimo il PC con la luminosità al massimo; va da sé che la batteria da 90Whr cala giù in poco tempo ma la giornata la copro, almeno quella lavorativa standard. Sotto stress no, e devo portare il pesante caricatore da 240W con me. Come detto in calce, non mi piace affatto: è grande, grosso, con presa Shuko e c’è la porta proprietaria.
Conclusioni
A chi si rivolge questo portatile? Chi dovrebbe acquistarlo? Sicuramente coloro che amano i PC Windows da sfruttare con il proprio device Android e vogliono una macchina potentissima e non rinunciano all’estetica.
Di fatto, è un ottimo compromesso sotto tutti i punti di vista. I prezzi partono da 2499,00€ e arrivano a 2899,00€ per le versioni con i processori AMD; discorso diverso per le iterazioni con CPU di Intel che possono arrivare senza problemi anche a superare i 4000€. Per me è promosso su tutti i fronti e i “contro” sono veramente molto pochi.