Il Tesla Cybertruck continua ad essere al centro dell’attenzione a causa di alcuni richiami che nell’ultimo periodo lo stanno vedendo più volte come protagonista. Durante l’anno, infatti, il nuovo pick-up elettrico della casa automobilistica di Elon Musk è stato richiamato ben 5 volte a causa di alcune problematiche riscontrate. Nello specifico, sembrerebbe che i problemi riscontrati riguardavano bagagliaio, tergicristalli ma anche un malfunzionamento riguardante l’acceleratore.
Nei giorni scorsi, però, il Cybertruck di Tesla è stato nuovamente protagonista di un richiamo relativo al funzionamento della telecamera posteriore. Nel dettaglio, sembrerebbe che il malfunzionamento potrà essere risolto semplicemente grazie ad un aggiornamento OTA. Scopriamo insieme ulteriori dettagli sui richiami che stanno riguardando il pick-up elettrico di Casa Tesla.
Tesla Cybertruck: nuovo richiamo per il pick-up elettrico
Secondo quanto diffuso nelle scorse ore, il Tesla Cybertruck ritorna al centro della scena a causa di un nuovo richiamo dovuto ad un malfunzionamento riscontrato. Nello specifico, ad essere interessati sarebbero tutti i Cybertruck prodotti nel periodo compreso tra il 13 novembre 2023 e il 14 settembre 2024.
Come accennato in apertura, nel corso dell’anno il pick-up elettrico è stato più volte richiamato a causa di malfunzionamenti ai tergicristalli, al bagagliaio e ad un blocco dell’acceleratore.
Con il nuovo richiamo veniamo a conoscenza che i pick-up interessati al richiamo dovuto al malfunzionamento della telecamera posteriore riguarda un numero complessivo pari a ben 27.185 unità. Il precedente, invece, aveva visto protagonisti un totale di 11.688 unità di Tesla Cybertruck elettrici. Che cosa significa tutto ciò? Grazie ai dati relativi ai richiami che la casa automobilistica statunitense sta effettuando, possiamo capire approssimativamente qual è il numero di veicoli finora prodotti dall’azienda di Elon Musk. Negli ultimi mesi, dunque, i Cybetrucki prodotti e consegnati da Tesla sono oltre 15 mila in più. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti per capire in quanto tempo l’azienda riuscirà a risolvere il problema.