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Apple: sviluppi relativi ai brevetti Face ID e Touch ID

È arrivato il verdetto riguardo la causa che ha coinvolto Apple negli ultimi tempi. Quest’ultima faceva riferimento ad una presunta violazione di brevetti. La causa era stata intentata da Identity Security che aveva accusato Cupertino di utilizzare nei suoi smartphone tecnologie di sicurezza coperte da brevetto senza la giusta autorizzazione. Nello specifico, la tecnologia sarebbe stata usata in funzionalità come Touch ID e Face ID.

La sentenza è stata emanata dalla giuria federale del tribunale di Austin (Texas). Secondo quanto riportato sembra che Apple non abbia violato i quattro brevetti in questione. Dunque, è stata respinta la richiesta di risarcimento danni presentata dagli accusanti.

Apple: la sentenza è a favore dell’azienda della mela

Cupertino ha subito risposto alle accuse, presentate per la prima volta nel 2021, dichiarandosi innocente. Apple ha negato da subito quanto dichiarato e ha sostenuto che la tecnologia utilizzata non sfrutta i brevetti di Identity Security. Per difendere la causa l’avvocato dell’azienda di Cupertino, John Desmarais, ha avvalorato l’innocenza della società facendo riferimento al fatto che Identity Security ha atteso diversi anni prima di avviare la causa. Apple, inoltre, ha tentato di invalidare i brevetti

in questione.

L’avvocato di Identity Security, John Lahad, invece, ha presentato la questione in modo diverso. Inoltre, aveva richiesto, in nome dell’azienda, un risarcimento di 361 milioni di dollari. Tale cifra è stata moltiplicata per i 548 milioni di iPhone che sono stati venduti e che contenevano la tecnologia che è stata contestata. La royalty suggerita è di almeno 56centesimi per ogni dispositivo.

Apple, come anticipato, ha però vinto la causa. Secondo la giuria l’azienda di Cupertino non ha violato i brevetti. D’altra parte, la giuria ha respinto il tentativo di Apple di invalidarli. Dopo la sentenza, l’azienda di Cupertino non si è ancora dichiarata a riguardo. Mentre i legali di Identity Security hanno deciso di non rilasciare dichiarazioni su quanto accaduto.

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Pubblicato da
Margareth Galletta