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Ricercatori catturano in video la reazione chimica che genera acqua

Un team di ricercatori della Northwestern University ha raggiunto un traguardo straordinario catturando il primo video a scala nanometrica della formazione dell’acqua, rivelando in tempo reale come atomi di idrogeno e ossigeno si combinano per dar vita a questa sostanza fondamentale. Questo risultato non solo conferma visivamente una reazione chimica studiata da anni nei libri di scuola, ma apre anche la strada a nuove potenzialità nella generazione di acqua potabile su larga scala, un problema di crescente rilevanza globale.

 

Il palladio e la sua capacità di generare acqua potabile

Lo studio, pubblicato sulla rinomata rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences“, si è concentrato sull’uso del palladio, un metallo raro noto per la sua capacità di catalizzare la reazione tra idrogeno e ossigeno, trasformandoli in acqua. Sebbene questa proprietà fosse già conosciuta, il meccanismo dettagliato del processo rimaneva avvolto nel mistero. Grazie a un’innovativa tecnica di osservazione, il team ha inserito campioni di palladio in nanoreattori a nido d’ape, sigillati in una sottile membrana di vetro. Introdotti i gas in questo ambiente controllato, i ricercatori hanno potuto osservare la reazione con microscopi elettronici a trasmissione ad alto vuoto, raggiungendo un livello di dettaglio

senza precedenti.

Le immagini rivelano come gli atomi di idrogeno penetrino nel palladio, provocando un’espansione del metallo, ma la vera sorpresa è stata la formazione di minuscole bolle d’acqua sulla superficie del palladio. Yukun Liu, primo autore dello studio, ha commentato: “Potrebbe essere la bolla più piccola mai formata e osservata direttamente. Non era quello che ci aspettavamo. Per fortuna stavamo registrando, così abbiamo potuto dimostrare agli altri che non eravamo pazzi”.

Questa scoperta non ha solo valore scientifico, ma potrebbe anche avere applicazioni pratiche significative. Gli esperimenti hanno rivelato che aggiungendo prima l’idrogeno e poi l’ossigeno si ottiene la velocità di reazione più rapida. I ricercatori immaginano scenari in cui questa tecnica possa generare acqua su richiesta, ad esempio su veicoli spaziali, dove fogli di palladio riempiti di idrogeno potrebbero produrre acqua potabile.

In un contesto terrestre, questa ricerca offre nuove speranze in un mondo in cui l’accesso all’acqua potabile rappresenta una sfida sempre più urgente. La scoperta non solo ci regala uno sguardo unico su processi chimici fondamentali, ma ci ricorda anche quanto sia vasto e poco conosciuto il mondo microscopico che ci circonda.

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Pubblicato da
Margherita Zichella