L’evoluzione tecnologica dei droni continua a ritmo sostenuto, con nuovi sviluppi che promettono di rivoluzionare il modo in cui i velivoli senza pilota vengono impiegati nei contesti militari e civili. Tra le novità più promettenti, spiccano i droni solari, una tecnologia all’avanguardia che permette una maggiore autonomia di volo. In prima linea in questa innovazione c’è l’esercito statunitense, che sta testando una nuova piattaforma ad alta quota alimentata a energia solare: l’Horus A.
Il drone ad energia solare Horus A
Prodotto dalla società di difesa americana AeroVironment (AV), l’Horus A è una versione aggiornata del drone Sunglider, un sistema aereo senza pilota (UAS) progettato specificamente per applicazioni governative. Questo drone solare ha la capacità di trasportare un carico utile fino a 68 kg e fornisce una potenza disponibile di 1,5 kW. La sua principale caratteristica è la capacità di volare a lungo in stratosfera, consentendogli di restare in aria per periodi prolungati, anche di mesi, grazie alla sua alimentazione solare.
Recentemente, l’Horus A ha ottenuto l’approvazione di aeronavigabilità dall’esercito americano e un certificato speciale di aeronavigabilità dalla FAA, che ne autorizza i test nello spazio aereo nazionale. Durante un volo di prova, ha dimostrato di poter trasportare diversi carichi utili simultaneamente per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, incluso un radar ad apertura sintetica (SAR) e una radio di rete mesh di grado tattico, trasmettendo dati in tempo reale.
Secondo Jeff Rodrian, vicepresidente senior di AeroVironment, questo test rappresenta “una pietra miliare” nello sviluppo della tecnologia stratosferica. Le prestazioni del drone aprono nuove prospettive per la creazione di comunicazioni resilienti, posizionamento e navigazione avanzata, oltre a funzioni di rilevamento e consapevolezza spaziale. L’Horus A, inoltre, potrebbe essere utilizzato per migliorare l’efficacia di sciami di droni più piccoli, rendendoli un supporto strategico fondamentale per operazioni sul campo.
Questa tecnologia segna un passo importante nella competizione globale per il controllo dei cieli e apre la strada a un futuro dove i droni solari potranno essere utilizzati in maniera sempre più estesa, sia in ambito militare che commerciale.