Google ha confermato la presenza di Gemini sui Pixel Buds. Tale novità promette di apportare cambiamenti importanti per l’universo degli assistenti vocali dell’azienda di Mountain View. Eppure, l’arrivo di Gemini ha causato diversi dubbi. In molti si chiedono, infatti se tale modifica fosse effettivamente necessaria e se apporterà particolari cambiamenti nella gestione degli smartphone con i dispositivi Buds.
Google: l’arrivo di Gemini rappresenta davvero un’innovazione?
Come accade con il precedente assistente vocale dell’azienda di Mountain View, anche Gemini avrà la capacità di annunciare l’arrivo delle notifiche. Tale opzione permette di essere aggiornati in tempo reale senza la necessità di prendere il proprio smartphone. C’è però un limite. La funzione riguarda, al momento, le app di messaggistica. Ciò significa che vengono escluse le altre categorie di notifiche.
Inoltre, solo sei applicazioni supportano l’opzione di Gemini. Si tratta di Google Chat, Messaggi e Voce, Instagram, Messenger e WhatsApp. Quanto evidenziato mostra una prima grande differenza rispetto a Google Assistant. Quest’ultimo, infatti, è in grado di leggere le notifiche da qualsiasi applicazione.
Ci sono altre due caratteristiche che hanno fatto storcere il naso agli utenti. La prima, riguarda l’impossibilità di utilizzare i comandi touch dei Pixel Buds per fruire delle opzioni di Gemini. Per procedere è necessario utilizzare la formula “Hey Google” per chiedere all’AI se ci sono delle notifiche. Inoltre, a differenza di Assistant, Gemini attiva ogni volta che viene utilizzato lo schermo dello smartphone collegato.
Sembra dunque che il nuovo assistente AI porti con sé vari svantaggi al momento. Google ha dichiarato che Gemini continuerà ad evolversi, adattandosi alle diverse app e impostazioni. Inoltre, sembra che presto verranno inserite anche ulteriori funzioni da sfruttare mentre si utilizzano i propri auricolari Pixel Buds. In molti però non possono fare a meno di notare i limiti presentati dall’assistente AI rispetto al precedente Google Assistant. A tal proposito, può essere utile sapere che gli utenti possono ripristinare il vecchio assistente attraverso le impostazioni del proprio smartphone.