Apple ha da poco deciso di abbandonare gradualmente la storica porta Lightning. Questa è stata adottata per anni sui propri dispositivi, in favore dell’USB-C. Nonostante l’azienda presenti questa modifica come una svolta tecnologica, molti non sono del tutto convinti che si tratti di un vero e proprio balzo in avanti. La transizione comporta, infatti, la necessità di adattare numerosi accessori. Tra cui i diffusissimi AirPods, il cui connettore rischia di diventare obsoleto. A proporre una soluzione pratica ed economica a questo problema è Ken Pillonel. Un ingegnere noto per i suoi progetti sulla riparabilità e la versatilità. La sua ultima creazione è un adattatore USB-C, compatibile con AirPods di diverse generazioni. Il quale consente di allungare la vita degli auricolari senza dover acquistare nuovi modelli.
Un passato di cambiamenti: dall’iPhone agli AirPods
Tale progetto si distingue per la semplicità d’uso. Oltre che per l’attenzione ai dettagli. In quanto, utilizzando tecniche avanzate come la stampa 3D e la saldatura manuale, l’ingegnere è riuscito a creare un adattatore funzionale e compatto. Il risultato è un dispositivo che si adatta perfettamente ai case degli AirPods. Ma è anche riparabile in caso di guasti. Una particolarità degna di nota è anche l’uso di circuiti flessibili. Essi permettono infatti di mantenere un design minimalista senza sacrificare la robustezza. Pillonel ha pubblicato i propri progetti online per chiunque voglia replicare la soluzione. Dimostrando così che l’innovazione può andare di pari passo con la sostenibilità.
Questa non è la prima volta che il professionista si cimenta con i dispositivi Apple. Già nel 2021, l’ingegnere aveva fatto parlare di sé per essere riuscito a inserire una porta USBC in un iPhone. Riuscendo ad anticipare persino la stessa Apple. Anche la custodia degli AirPods Pro è stata oggetto delle sue attenzioni. Egli infatti l’ha modificata per renderla più facilmente riparabile, rispondendo così alle critiche che accusano Apple di non favorire la riparabilità dei propri prodotti. Il suo approccio ha riscosso l’interesse di numerose persone. Dimostrando che è possibile migliorare i dispositivi senza attendere che lo facciano le grandi aziende.