Il presidente Mattarella punta il dito sull'insufficienza della cooperazione tra Stati dell'UE nella lotta al cambiamento climatico.

Nel corso di un seminario dell’ONU tenutosi a Bonn, il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha lanciato un appello accorato alla cooperazione internazionale nella lotta contro il cambiamento climatico. Rivolgendosi al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, Mattarella ha avvertito che le risposte semplicistiche ai complessi problemi ambientali sono adatte solo agli imbonitori. Ha sottolineato come, fino ad oggi, la questione della tutela dell’ambiente sia stata affrontata in modo inadeguato, contrapporre le esigenze attuali a quelle delle future generazioni. Secondo lui, è necessaria una cooperazione tra Stati, un’adesione agli obiettivi condivisi nell’ambito delle Nazioni Unite e l’impiego di risorse straordinarie.

 

L’importanza della coordinazione per Mattarella

Il presidente ha messo in evidenza la contraddizione tra gli obiettivi internazionali e le politiche locali, le cui conseguenze sono “nefaste” e “sotto gli occhi di tutti”, in particolare in Italia. Il seminario, svoltosi il 28 settembre, ha avuto come tema centrale la cooperazione tra Germania e Italia in materia di cambiamento climatico e transizione energetica.

Mattarella ha richiamato alla memoria gli eventi dello scorso anno in Sicilia, dove incendi devastanti avevano colpito l’isola. Ha menzionato un progetto europeo, la “Fabbrica del Sole” di Enel Green Power a Catania, come esempio della capacità di innovare e sostenere la filiera europea in settori strategici. Ha sottolineato l’importanza di una collaborazione aperta tra Italia e Germania, i due principali Paesi manifatturieri dell’Unione Europea, per coordinarsi politicamente e scientificamente, soprattutto nella transizione verde.

Riferendosi all’intuizione di Robert Schuman, Mattarella ha evocato l’idea di un’Europa costruita attraverso “piccoli passi”, richiamando l’importanza di azioni concrete e coordinate a livello comunitario. Ha aggiunto che le imprese tedesche e italiane, insieme alle istituzioni, dovrebbero promuovere soluzioni efficaci per accompagnare la transizione verde. Infine, il presidente ha citato il recente rapporto Draghi e il programma per la transizione verde della nuova Commissione europea, auspicando una maggiore cooperazione che porti a una vera “Unione dell’energia”. Ha concluso sottolineando come i temi legati al clima e all’energia richiedano un esercizio della sovranità sempre più responsabile e cooperativo.

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