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Con la presentazione ufficiale della McLaren W1, il marchio inglese ha svelato anche alcune curiosità tecniche della supercar. Il cuore della vettura è certamente la power unit sviluppata dalla divisione interna McLaren High-Performance.

Il motore a combustione interna è affiancato ad un motore elettrico a flusso radiale e questa sinergia permette di raggiungere i 1.270 CV di potenza. Se si considera che la vettura pesa appena 1.399 kg, si ottiene che il rapporto fra potenza e peso raggiunge i 907 CV/tonnellata.

Gli ingegneri inglesi hanno voluto mantenere basso il peso della McLaren W1 senza però rinunciare alla sicurezza. La vettura è sviluppata intorno ad un monoscocca realizzata in fibra di carbonio Aerocell. Si sono sfruttate tutte le conoscenze acquisite in Formula 1 in tema di materiali compositi per limare ogni grammo possibile.

 

McLaren W1 è un vero e proprio gioiello di tecnica, gli ingegneri hanno curato ogni minimo particolare della supercar

Inoltre, considerando il rapporto potenza/peso, emerge chiaramente che la supercar è pensata per esprimere le massime prestazioni in pista. Infatti, lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in 2,7 secondi mentre per raggiungere i 200 km/h nello scatto da fermo sono necessari appena 5,8 secondi.

I piloti più coraggiosi potrebbero spingersi ancora oltre considerando che per passare da 0 a 300 km/h si impiegano circa 12,7 secondi. La velocità massima è limitata a 350 km/h ma senza impostazioni elettroniche siamo sicuri che si potrebbe andare più forte.

Grazie alle batterie derivate dalla F1, i fortunati possessori di una McLaren W1 potranno sfruttare la massima potenza grazie alla funzione denominata “Boost”. La potenza del motore elettrico verrà sommata a quella erogata dal motore endotermico mettendo a disposizione del pilota tutti i 1.270 cavalli disponibili.

Al fine di rendere tutta questa potenza controllabile, la vettura è in grado di generare 1.000 kg di deportanza con 350 kg generati dall’anteriore e 650 kg dal posteriore. La vettura può contare su un’ala mobile retrattile che prende il nome di Active Long Tail e, a seconda delle condizioni di utilizzo, può estendersi in orizzontale e verticale per assecondare la spinta verticale necessaria alla guida.

 

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