SpaceX ha ricevuto l’autorizzazione dalla Federal Aviation Administration (FAA) per il lancio della missione Hera, dopo la sospensione della scorsa settimana che ha bloccato i voli del razzo Falcon 9. Grazie a questo via libera, la missione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha potuto rispettare il programma previsto, con il lancio che era stato prefissato per il 7 ottobre, alle 16:52 ora italiana da Cape Canaveral.
SpaceX e la sua missione Hera verso gli asteoroidi
L’autorizzazione è arrivata domenica e riguarda esclusivamente il lancio della missione Hera, poiché il piano di volo non prevede il rientro in atmosfera del secondo stadio del razzo Falcon 9. La sospensione era stata imposta dopo il rientro anomalo del secondo stadio durante la missione Crew-9, che aveva portato il razzo a precipitare al di fuori dell’area designata, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza. Nonostante questo, SpaceX ha ricevuto il permesso di procedere con la missione Hera, mentre altri lanci sono stati rinviati. Un esempio è la missione Europa Clipper della NASA, il cui lancio era previsto per il 10 ottobre a bordo di un razzo Falcon Heavy. Tuttavia, l’arrivo dell’uragano Milton ha costretto la NASA a posticipare il volo per garantire la sicurezza delle operazioni.
La missione Hera è diretta verso il sistema di asteroidi binario composto da Didymos e Dimorphos. Quest’ultimo è stato colpito nel 2022 dalla missione DART, il primo tentativo di deviare un asteroide come misura di difesa planetaria. Hera e i due cubesat che trasporta analizzeranno gli effetti della missione DART per circa sei mesi, contribuendo a migliorare la nostra conoscenza su eventuali strategie di protezione del pianeta. Per il lancio verrà utilizzato un booster al suo ventitreesimo volo, già impiegato nelle missioni Crew-1 e Crew-2. Il primo stadio del razzo, però, non verrà recuperato a causa delle necessità operative della missione, segnando così il suo ultimo volo.