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Toyota: niente più motori a combustione? Ecco quanto è emerso

Secondo alcune dichiarazioni sembra che Toyota intenda interrompere la produzione dei motori a combustione interna per il mercato negli Stati Uniti. L’annuncio è arrivato da Gill Pratt, chief scientist dell’azienda. Si tratta di un cambio di strategia importante per Toyota che fino a questo momento ha proceduto con cautela nel settore dei veicoli elettrici puri.

Fino ad ora l’azienda ha sostenuto un approccio multi-pathway“. Quest’ultimo è considerato il futuro per il settore delle automobili. La decisione di Toyota di porre fine alla produzione dei motori a combustione interna deriva, in parte, dalle pressioni normative a livello globale. I governi mondiali, infatti, stanno spingendo sempre di più verso un futuro a zero emissioni.

Toyota sempre più verso l’elettrico?

Nonostante la continua attenzione riservata ai veicoli a combustione interna, l’azienda ha riservato parte della produzione alle vetture ibride. Quest’ultime, secondo Toyota, potrebbero rappresentare una soluzione intermedia. In questo modo potrebbe essere più facile passare ad una mobilità più sostenibile, tenendo conto delle difficoltà che un’improvvisa elettrificazione potrebbe presentare.

Toyota, con la sua decisione, ha sorpreso molti. Nel dettaglio, con la nuova strategia, l’azienda permetterà ai suoi utenti di accedere, negli Stati Uniti, a vetture ibride, elettriche o, probabilmente, ad idrogeno.

Dopo tale decisione l’intero assetto di Toyota, dunque, potrebbe cambiare. La scelta dell’azienda, inoltre, rappresenta un passo importante per l’intera industria automotive che di recente sta cercando di cambiare le proprie fondamenta per rispondere alle nuove esigenze ecologiche. La consapevolezza dell’impatto ambientale delle auto ha spinto l’intero settore a spingersi verso una riduzione massiccia delle emissioni di CO2. Per questo motivo, è evidente che, come Toyota, anche altre aziende, con il tempo, opteranno per uno stop della produzione di motori a combustione interna. Un punto di svolta significativo per tutta l’industria automobilistica. Il punto di arrivo è una maggiore sostenibilità rispetto all’uso dei veicoli.

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Pubblicato da
Margareth Galletta