Il mercato globale delle batterie per i veicoli elettrificati continua a crescere, trainato dalla domanda crescente di auto elettriche e ibride. Ma chi sta davvero approfittando di questa crescita? Secondo i dati di SNE Research, nel periodo gennaio-agosto 2024, le aziende cinesi stanno consolidando il loro dominio. Le batterie prodotte hanno raggiunto i 510,1 GWh, con un incremento del 21,7% su base annua. CATL, il gigante cinese, resta saldamente in testa con una quota di mercato del 37,1%, grazie anche all’uso dei suoi accumulatori da parte di case automobilistiche globali come Tesla, BMW e Mercedes. La domanda che molti si pongono è: come fanno a mantenere questo vantaggio?
L’azienda non solo fornisce numerosi marchi cinesi, come ZEEKR e Li Auto, ma sta anche lanciando batterie di nuova generazione. Questa innovazione costante sembra destinata a mantenerla al vertice per molto tempo. Subito dietro troviamo BYD, che, grazie al boom delle vendite dei suoi veicoli elettrici, è cresciuta del 25,6%, arrivando a una quota di mercato del 16,4%. Anche qui, la domanda sorge spontanea: chi riuscirà a sfidare questo duo cinese?
Sfida per l’Europa: può competere nel settore batterie?
Le aziende asiatiche non dominano solo il podio, con LG Energy Solution in terza posizione, ma anche il resto della classifica, con nomi come SK On, CALB e Panasonic che occupano posizioni di rilievo. L’Europa invece continua a faticare. Nonostante i numerosi proclami e progetti per costruire una filiera produttiva delle batterie, al momento resta molto indietro. La produzione locale sembra non riuscire a tenere il passo dei colossi asiatici. Ci si chiede dunque: l’Europa è destinata a rimanere indietro?
Mentre Cina e Corea avanzano, in Europa si parla di gigafactory e transizione green, ma i fatti tardano ad arrivare. La quota europea è marginale e, se non ci saranno cambiamenti drastici, il divario potrebbe allargarsi ulteriormente. Il mercato delle auto elettriche è in crescita e l’Europa deve fare di più, molto di più, per ritagliarsi uno spazio competitivo. Riusciranno le aziende europee a emergere come veri rivali nel prossimo futuro o il destino del settore resterà nelle mani dei giganti asiatici?