La Bentley Batur Convertible è un’icona senza tempo per il marchio britannico. Con i suoi 750 cavalli, sarà la Bentley W12 più potente mai realizzata. Solo 16 fortunati collezionisti potranno aggiudicarsi questa straordinaria vettura, che segna la fine di un’era per il motore W12, la cui produzione è terminata a luglio 2023. Ma come assicurarsi che una vettura così esclusiva soddisfi le più alte aspettative?
La risposta di Bentley è chiara. La casa ha creato un programma di collaudi rigoroso che si estenderà per oltre un anno. Le due vetture di pre-serie, denominate Car Zero ed Engineering Car, affronteranno ben 58 settimane di test intensivi. Già è partito il viaggio lunghissimo, di ben 3.000 Km in tutta Europa. Durante questa fase, il team di Bentley ha voluto mettere la Batur alla prova in condizioni di guida reali. La società vuole così valutare al meglio prestazioni, sicurezza e affidabilità. Ma testare un’auto così esclusiva su strade comuni può davvero rivelare il suo vero potenziale?
Il modello Bentley è un tributo all’artigianalità e alla potenza
Secondo Paul Williams, Chief Technical Officer di Mulliner, questi collaudi sono essenziali. Anche con l’evoluzione delle simulazioni digitali, nulla può sostituire l’esperienza del mondo reale. La tecnologia non possiede la medesima imprevedibilità. Ogni chilometro percorso serve a perfezionare ulteriormente la Batur Convertible, garantendo che l’auto non solo rispetti le normative, ma superi le aspettative di una clientela molto esigente.
La Batur Convertible non è solo una sfida ingegneristica, ma anche un tributo all’artigianalità. Ogni dettaglio della vettura, dai suoi interni artigianali al design elegante, è progettato per incarnare l’essenza del lusso e della potenza. Bentley, con la Batur, mira a creare l’ultima Grand Tourer scoperta, un’auto che rappresenti il culmine di decenni di innovazione e tradizione. Riuscirà a essere l’icona definitiva della casa di Crewe? Solo il tempo e i test estremi di Idiada lo diranno. Una cosa è certa: la Batur Convertible segnerà l’apice di un’era per la Bentley.