Negli ultimi tempi il settore dell’energia nucleare è uno dei più studiati e Westinghouse Electric Company ne sa qualcosa visti i passi da gigante che sta facendo tramite lo sviluppo del microreattore nucleare eVinci.
Il microreattore prodotto dalla società statunitense è caratterizzato da dimensioni estremamente compatte, con un diametro inferiore ai 3 metri, e dalla capacità di generare fino a 15 megawatt elettrici (MWe) fornendosi di un nucleo termico da 15 megawatt (MWth). Le peculiarità di questo reattore sono il design privo di parti mobili durante il normale funzionamento e la sua indipendenza dall’uso di acqua o altri refrigeranti per la circolazione.
Quali sono le altre caratteristiche più allettanti del microreattore?
Il reattore è alimentato a TRISO (TRi-structural ISOtropic), un materiale conosciuto per la straordinaria sicurezza e resistenza. Il TRISO è composto per il 19,75% da uranio arricchito, racchiuso in piccoli pellet simili ai semi di miglio composti da uranio, carbonio e ceramica. Questa configurazione ha come risultato una reazione nucleare autoregolante che non può sfuggire al controllo. Di conseguenza l’utilizzo di questa alimentazione fa diminuire notevolmente la percentuale di pericolo durante il funzionamento.
Anche il sistema di raffreddamento passivo è una delle caratteristiche più all’avanguardia dell’eVinci. A differenza dei tradizionali sistemi di raffreddamento, utilizza un monolite di acciaio solido per contenere il nucleo e il dissipare il calore. Questo calore poi viene trasportato via tubi di calore, riempiti con metallo alcalino, che sfruttano il cambiamento di fase per trasferire l’energia termica.
Stando alle dichiarazioni di Westinghouse, l’eVinci può essere installato fuori terra in una struttura leggera che richiede solamente 8.090 m² (circa), e che necessita di un personale minimo per la gestione e la sicurezza. Le piccole dimensioni del nucleo permettono il trasporto tramite container standard su ferrovia, chiatta o camion.
Come può essere sfruttato?
Il campo delle potenziali applicazioni è vasto e non si limita soltanto alla produzione di energia per l’uso civile, ma può anche essere utilizzato per alimentare zone remote, operazioni minerarie e perforazioni, stabilimenti industriali, riscaldamento distrettuale, produzione di idrogeno, ricerca scientifica, basi militari e centri dati. Permette anche di configurarlo per fornire energia su richiesta, facilitando l’integrazione con fonti rinnovabili come il vento e il sole.
Di recente la società statunitense ha presentato al NRIC (National Reactor Innovation Center) del dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti un PSDR (Rapporto Preliminare di Progettazione della Sicurezza) per l’eVinci, segnando una tappa cruciale nello sviluppo del progetto. Il presidente di eVinci Technologies, Jon Ball, ha dichiarato che l’azienda prevede di distribuire più microrettori eVinci a livello globale entro il 2030.
Anche se il potenziale di questo microreattore è grandissimo ci sono alcuni dubbi legati all’implementazione pratica, alla regolamentazione e all’accettazione da parte del pubblico. Se questo progetto avrà successo potrebbe aprire nuovi orizzonti per l’energia nucleare, offrendo una fonte di energia pulita, sicura e versatile.