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L’8 ottobre, Microsoft ha presentato una notevole novità durante un evento speciale dedicato a OneDrive. Entro la fine dell’anno, gli utenti di Microsoft365 Personal e Family potranno ampliare il loro spazio su Drive fino a 10TB, oltrepassando l’attuale limite di 2TB. Questa espansione nasce per rispondere all’esigenza crescente di spazio di archiviazione. Soprattutto da parte di chi necessita di salvare contenuti digitali voluminosi. L’ azienda ha così deciso di alzare l’asticella per competere con servizi rivali come GoogleDrive, che offre piani simili. Oppure come iCloudDrive di Apple, che propone fino a 12TB. Tale aumento è visto come una mossa per accontentare le persone più esigenti, alle quali la capienza attuale non è più sufficiente. Ad ogni modo, la società non sembra intenzionata a cambiare i 5GB disponibili per il piano gratuito. Segnale che l’offerta gratuita resta limitata rispetto a quella dei principali competitor.

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Insomma, con questa nuova proposta, chi ha bisogno di ampio spazio di archiviazione per foto, video o documenti di lavoro troverà nella versione a pagamento una soluzione valida e affidabile. In più, con l’espansione dello spazio, Microsoft punta a guadagnarsi la fiducia di professionisti e creativi. I quali si confrontano quotidianamente con file di grandi dimensioni, come video in alta risoluzione o complessi progetti grafici. L’azienda ha poi potenziato la funzionalità di ricerca file all’interno di OneDrive. permettendovi agli utenti di filtrare i risultati per tipo di file, rendendo il processo di ricerca più veloce e intuitivo.

In contemporanea con l’espansione di OneDrive, Microsoft ha comunicato anche un altro cambiamento. Ovvero l’addio definitivo a WordPad. Lo storico editor di testo che ha accompagnato Windows per ben 28 anni. La piattaforma quindi non sarà più integrata nelle prossime versioni di Windows11. Segnando la fine di un’epoca dal 1995 ad oggi.

Ciò è solo uno dei tanti passi con cui Microsoft dimostra di saper evolversi e rinnovarsi. Le nuove funzioni e la maggiore disponibilità di spazio sono una risposta diretta alle esigenze di un pubblico che, giorno dopo giorno, archivia e produce una quantità crescente di dati. L’ azienda si avvicina così sempre più a Google e Apple. Ma resta da vedere se questo sarà sufficiente a conquistare il pubblico.

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