Si sente tanto parlare ultimamente di un possibile aumento delle accise sul diesel. Le preoccupazioni tra i consumatori e nel settore dei trasporti sono alle stelle. Perché se ne discute? La notizia era emersa da una bozza del Piano strutturale di Bilancio 2025-2029, in cui si parlava di un allineamento delle aliquote delle accise su benzina e gasolio. La proposta ha subito scatenato reazioni molto forti, come era del resto prevedibile. Appena giunta voce del possibile movimento del Governo, l’allarme di un nuovo aumento per chi utilizza diesel è diventato un argomento scottante.
Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha però precisato che non ci sarà alcun aumento immediato delle accise sul diesel. Si sta invece valutando un meccanismo per uniformare le accise tra benzina e gasolio, come richiesto dal Pnrr e dalle raccomandazioni della Commissione europea. Questo allineamento è parte di un più ampio piano per ridurre i sussidi ambientalmente dannosi.
Il chiarimento del ministro Giorgetti sulla questione diesel e Carburanti
Cosa comporterà realmente questo allineamento? Il ministro Giancarlo Giorgetti ha spiegato che non ci sarà una semplice equiparazione delle accise tra i due carburanti, ma una rimodulazione. Ciò vuol dire che le accise sulla benzina saranno ridotte, mentre quelle sul gasolio verranno aumentate, anche se con gradualità. Il Governo intende minimizzare l’impatto su categorie che usano il diesel per scopi professionali, come autotrasportatori e agricoltori.
Ma perché queste misure? L’allineamento è visto come una necessità imposta dagli impegni internazionali e, come detto, dalla necessità di ridurre le emissioni inquinanti. Anche se molti temono ripercussioni economiche, il Governo vuole gestire il cambiamento con attenzione. Vuole evitare contraccolpi eccessivi su chi dipende dal diesel, ma non ha tranquillizzato molto i guidatori. Sarà sufficiente per calmare le polemiche? Probabilmente no. Solo la parola aumento, anche se in via ipotetica, ormai basta a far partire le discussioni dopo i rialzi passati. Le associazioni dei consumatori e dei trasportatori restano in allerta, preoccupate per l’impatto che questa rimodulazione potrebbe avere sul costo della vita e sul prezzo dei beni trasportati.